Sono arrivati venerdì sera, con un volo proveniente da Islamabad, 191 profughi afghani grazie ai Corridoi Umanitari promossi da Conferenza Episcopale Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Chiese protestanti italiane e Arci, d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Questi nuclei familiari e singoli - tra loro 71 minori e 70 donne - erano rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021 e hanno trascorso quasi tre anni in condizioni estremamente precarie in un campo informale nel centro di Islamabad. Perché, dopo la caduta di Kabul e la grande mobilitazione iniziale, molti tra gli afghani riusciti a salvarsi rifugiandosi nei paesi confinanti, restano ancora in attesa di reinsediamento.
Sabato 22 giugno, presso la Scuola di lingua e cultura italiana in via di S. Gallicano 25a, i profughi, hanno partecipato a un momento di benvenuto e di festa assieme ai loro familiari e ai mediatori che contribuiranno alla loro integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua italiana, dalla scuola, per i minori, e dall'inserimento lavorativo, per gli adulti. All'evento ha partecipato Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio, dicendo: "Sant'Egidio ha costruito un ponte per portarvi in Italia e per riunire tante famiglie separate dalle difficoltà," ha detto Andrea Riccardi. "Ora siete liberi di costruire il vostro futuro: imparando l'italiano, responsabilizzandovi per le vostre famiglie e integrandovi in questo paese." (Leggi di più)
Complessivamente i Corridoi Umanitari - promossi da Sant’Egidio insieme a diverse realtà associative - hanno finora consentito l’arrivo in sicurezza di oltre 7.400 rifugiati in Europa, tra cui 1200 afghani. Questo progetto, interamente autofinanziato, è realizzato grazie a una rete di accoglienza diffusa, sostenuta dalla generosità di tanti cittadini italiani, e rappresenta un modello di successo, che coniuga solidarietà e sicurezza.