I "Giovani per la Pace" sono i ragazzi che partecipano allo spirito e alle attività di Sant’Egidio. In molte città italiane e del mondo aiutano in modo concreto i poveri e promuovono una cultura dell’amicizia e della solidarietà.
Giovani contro l’esclusione di bambini, anziani e senza dimora
I Giovani per la Pace rifiutano ogni forma di esclusione sociale: sognano una città in cui nessuno sia dimenticato o lasciato solo.
Realizzano la Scuola della Pace, doposcuola gratuito in cui aiutano i bambini a studiare e a giocare insieme.
Diventano amici degli anziani nelle case di riposo per combattere la solitudine condividendo un po’ del proprio tempo in una festa o in una visita. È un’alleanza tra giovani e anziani, che può iniziare dagli anni delle scuole medie.
Incontrano le persone che vivono in strada, per portare loro beni di prima necessità e per proteggerli: qualcuno che si ricorda il loro nome, come amico, e che ascolta può salvare la vita a chi è senza dimora.
La cultura della pace: il concorso musicale e il blog
I Giovani per la Pace promuovono una cultura che passa dal «non mi interessa» al «mi sta a cuore». Sono giovani delle scuole secondarie di primo e secondo grado e delle università che non si ritengono così piccoli e insignificanti da non potere realizzare il cambiamento nel mondo. Si ritrovano insieme nel linguaggio della musica, con il concorso Play Music Stop Violence. Si informano sul mondo, riflettono e si confrontano, anche su Internet. Il blog dei Giovani per la Pace è diventato lo spazio in cui affrontare tanti temi, più o meno discussi, ma tutti decisivi per il nostro futuro: la povertà, le guerre, la straordinaria possibilità che ha ognuno di aiutare gli altri.
La proposta per le scuole
I Giovani per la Pace coinvolgono scuole di ogni ordine e grado in questa proposta di solidarietà attiva. In diverse scuole secondarie sono attivi anche i PCTO Percorsi per le Competenze Trasversali e l' Orientamento. I volontari si mettono a disposizione per raccontare le proprie esperienze, invitare a partecipare e trattare di diversi temi, con il supporto di testimonianze e libri. Organizzano incontri nelle scuole su diversi argomenti tra cui: la proposta di volontariato con bambini, anziani e senza dimora; l’abolizione della pena di morte; i programmi di nutrizione e di cura dell’AIDS in Africa; la pace in Mozambico; la memoria della Shoah; l’accoglienza dei rifugiati attraverso i corridoi umanitari.
Negli anni questi incontri - svolti anche in diverse università, biblioteche, locali e spazi pubblici - hanno dato luogo a iniziative in cui gli studenti vengono coinvolti come protagonisti di un messaggio inclusivo, da raccolte di beni di prima necessità per i poveri, a raccolte di giocattoli, feste nelle periferie, incontri, concerti e mostre.