"Pace senza confini" in Guinea Bissau: la cultura dell'incontro per rispondere all'instabilità del paese

 

 

La Comunità di Sant’Egidio della Guinea Bissau ha riunito i diversi leader religiosi insieme a donne e uomini di pace nell’incontro “Pace senza confini”. A partire dall’appello di Madrid, dal dialogo e dalla preghiera, i leader religiosi hanno chiesto ai responsabili politici di coltivare la pace nel loro cuore e di non fare discorsi che dividono, che incitano all’odio e alla violenza. Parole che guardano anche alle elezioni presidenziali del prossimo novembre, che cadono in un periodo di grave instabilità.
La Guinea Bissau, infatti, dopo la guerra civile del 1998, ha sempre vissuto in una pace precaria e bisognosa di un incessante lavoro per la pacificazione sociale. 
Tutti i rappresentanti religiosi - Il Presidente dei pastori evangelici Carlos Quessangue, l'Ustaz Muhammad Ahsan, Presidente dell’Unione degli imam, il sociologo Rui Semedo - hanno posto l'accento sull'esigenza di un impegno personale per la pace nel paese e sull'importanza di sviluppare la cultura dell'incontro che nasce dallo Spirito di Assisi.