In questi giorni abbiamo ricevuto alcune righe di una lettera di Dexter Johnson, condannato a morte in Texas, inviata a Federica della Comunità di Sant'Egidio che, come numerose altre persone, è in corrispondenza con chi è condannato nei bracci della morte. Federica e Dexter sono amici di penna dal 2008.
Ci racconta Federica: "Dexter e i suoi cinque fratelli sono stati cresciuti e protetti amorevolmente dalla loro dolce mamma che, da quando lui è in prigione è sempre andata a trovarlo, senza fargli mancare mai il suo affetto". Dexter non ha conosciuto suo padre, ma è diventato lui stesso padre: ha una figlia di tredici anni di cui è molto orgoglioso.
Dexter sa che con la Comunità di Sant'Egidio preghiamo per lui e ringrazia per questo. Negli anni vissuti nel braccio della morte ha attraversato momenti di tristezza e angoscia per la perdita di altri condannati di cui era diventato amico. Ha imparato a trovare conforto nella lettura della Bibbia. La preghiera, scrive, lo ha aiutato a essere forte e a non abbattersi nei momenti difficili.
Insieme a Federica mandiamo appelli alle autorità per chiedere di fermare la sua esecuzione!
Lo stato americano del Texas ha in programma l’esecuzione di Dexter Johnson per il 2 maggio 2019.
Agisci per difendere la vita di Dexter: invia con un clic una lettera al Texas Board of Pardons and Paroles per chiedere clemenza nei suoi confronti.
Chiediamo a tutti gli uomini di buona volontà di scrivere al Governatore del Texas Greg Abbott e al Texas Board of Pardons and Paroles per chiedere clemenza, affinché fermino l'esecuzione di Dexter Johnson.
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