“So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al Gemelli in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi”. Con questo messaggio affettuoso, trasmesso nel testo scritto dell’Angelus, Papa Francesco ha voluto salutare e quasi dare una carezza a distanza ai tanti bambini che ieri si sono radunati nel piazzale del policlinico Gemelli per un gesto di tenerezza nei suoi confronti. Tra loro i bambini delle Scuole della Pace della Comunità di Sant’Egidio di diversi quartieri periferici di Roma, che hanno portato preghiere, disegni, lettere e cartelloni dedicati al Papa e alla sua salute, ma anche un grande mazzo di rose bianche con la scritta “Madonnina, fai stare bene Papa Francesco”.
“I bambini chiedono pace, particolarmente quelli delle Scuole della Pace di Sant’Egidio, che ogni giorno si impegnano per questo e oggi sono venuti a pregare per il Papa, per il suo pronto ristabilimento e perché torni a parlare forte di pace in Ucraina, a Gaza, in Africa, in tante situazioni di guerra”, ha commentato il presidente della Comunità Marco Impagliazzo, presente al Gemelli assieme ad alcuni giovani volontari.
"Questi bambini, con la loro presenza, inviano un forte messaggio per la guarigione di Papa Francesco – ha proseguito Impagliazzo – ma soprattutto ricordano agli adulti la necessità di agire per la pace, che è una richiesta urgente, quotidiana e universale. Gli adulti hanno il dovere di ascoltare questo appello e impegnarsi concretamente per un futuro pacifico".