La Comunità di Sant'Egidio, impegnata da anni in un lavoro di mediazione per la pace tra il governo del Senegal e il Movimento di Forze Democratiche della Casamance, esprime la sua profonda preoccupazione per la contrapposizione armata attualmente in corso nel Nord della Casamance.
Dopo gli scontri avvenuti il 24 gennaio tra militari senegalesi appartenenti alla missione regionale africana occidentale ECOMIG ed elementi dell'MFDC di Salif Sadio, Sant'Egidio è intervenuta per interrompere gli incidenti e limitarne le conseguenze, riuscendo ad ottenere la riconsegna dei corpi dei militari senegalesi caduti e la liberazione dei sette militari senegalesi fatti prigionieri dall'MFDC.
Sant’Egidio chiede la fine delle attuali operazioni militari dell'Esercito senegalese perché sia possibile salvaguardare la stabilità dell'area coinvolta e mantenere aperta la via del dialogo. La Comunità ribadisce inoltre la sua piena disponibilità a proseguire il processo negoziale, convinta che solo attraverso una ragionevole trattativa sarà possibile una pace definitiva nella Casamance.