Una legge per regolare le azioni e i servizi che le pubbliche amministrazioni dovrebbero svolgere per garantire i diritti dei senzatetto, è stata proposta dalla Comunità di Sant'Egidio insieme ad alcune organizzazioni che sono quotidianamente accanto alle persone che vivono per strada (Fondazione Sant Juan de Déu, Fondazione Arrels, Fondazione Càrites Catalunya e Fondazione Assis). La legge, approvata da tutti i partiti, viene presentata oggi al Parlamento catalano.
Il disegno di legge prevede misure alcune transitorie e urgenti per affrontare e altre per sradicare nel lungo periodo il fenomeno dei senzatetto. Mira a colmare una lacuna legale, l’assenza cioè di attenzione delle istituzioni alla vita e i diritti degli “invisibili”.
Costituisce un quadro generale, ma allo stesso tempo indica soluzioni concrete per affrontare la situazione di chi vive per strada. È stata resa possibile grazie a una sinergia di successo tra la società civile, le istituzioni e il mondo accademico.
Il risultato è un organo normativo rigoroso e completo, composto da 49 articoli e 21 disposizioni tra aggiuntive e finali, valutate e lodate dagli esperti. È una legge pionieristica nel contesto legislativo europeo e può costituire una nuova base per la strutturazione dello stato sociale.
Tramite il diritto, si vuole garantire la dignità e l'umanità delle persone senza dimora.
La legge introduce il concetto di «spazio residenziale dignitoso» come minimo denominatore comune per garantire a tutti i cittadini dei benefici che garantiscano un «tetto» e una vita dignitosa e sostenibile. Senza essere una legge sulla casa, mette a disposizione gli strumenti che devono rendere possibili i mezzi per ottenerla.
Allo stesso tempo, garantisce alcuni bisogni primari delle persone che vivono per strada, favorendo la creazione di strutture specifiche per i senzatetto, garantisce l'accesso al sistema pubblico dei servizi sociali e all'assistenza sanitaria, e promuove l'esercizio del diritto alle prestazioni sociali. Garantisce la registrazione all'anagrafe e altri servizi minori ma fondamentali, come avere un biglietto di trasporto e utilizzare i servizi di deposito, lavanderia e doccia. Prevede inoltre, tra gli altri, di garantire il diritto ai servizi funebri, il diritto allo spazio pubblico ed è esplicitamente vietato che le ordinanze considerino un reato amministrativo la mendicità.
In breve, la legge stabilisce alcuni diritti di base per chi non ha casa e individua gli strumenti volti a mitigare le difficoltà di questa condizione. Se approvata, si calcola che in 5 anni raggiungerebbe circa 18.000 persone. È una legge necessaria e decisiva non solo per chi è senza dimora, ma per tutti. Perché è un indicatore di una società che si vuole ripensare a partire dagli ultimi, per prendersi cura di tutti.
Testo della proposta di legge - PDF
Video della diretta dal Parlamento della Catalogna