In aumento le persone senza dimora ad Abidjan: Sant'Egidio apre le sue porte con nuove iniziative di solidarietà

 

 

Il prezzo dello sviluppo lo pagano spesso i più poveri. E' evidente ad Abidjan, capitale economica della Costa d’Avorio, dove nell'ultimo anno sono aumentate le persone che vivono per strada. Non più solo i bambini e i ragazzi che fuggono da situazioni familiari insostenibili o dalla grande povertà delle campagne, ma interi nuclei familiari che si ritrovano improvvisamente senza casa per la progressiva demolizione delle bidonvilles dove vivevano, alcuni da anni o addirittura da decenni. 

Non avendo alternative in tanti, pur di rimanere in città, dove in molti casi i genitori hanno comunque un lavoro e i bambini possono essere iscritti a scuola, hanno deciso di dormire nelle vie centrali del quartiere di Treichville, sotto piccole tende di fortuna, davanti ai negozi che di notte restano chiusi, per poi il mattino allontanarsi. 
La Comunità di Sant’Egidio di Abidjan ha incominciato da poco a conoscerli, andarli a trovare, portare loro da mangiare.
Nel giorno di Ferragosto si è fatto con loro un primo pranzo di solidarietà nella Casa della Comunità, che si trova non lontano da dove si rifugiano la notte. È stato un momento di festa, non solo per la buona cena, ma anche per l’amicizia con le famiglie che hanno partecipato, alcune delle quali composte da immigrati dai paesi vicini.
Sono stati fatti anche alcuni regali utili per affrontare la vita per strada e ci si è lasciati con l’idea di ripetere questo tipo di cene, che aprono alla speranza di un futuro diverso e più umano, e alla soluzione della problema alloggiativo che sta diventando un’emergenza ad Abidjan.