Vittima Guglielmo Tuccimei è stato invesitto venerdì scorso ed è deceduto all'ospedale San CamilloLa Comunità «Ha vissuto servendo gli altri fino all'ultimo giorno della sua vita, la sua presenza era silenziosa ma preziosa»
È morto come aveva vissuto: tra la gente, per la gente. Guglielmo Tuccimei, 73 anni, storico volontario della Comunità di Sant'Egidio, è stato travolto da un'auto venerdi pomeriggio a Trastevere, a pochi passi dalla mensa per i poveri di via Dandolo, dove ogni giorno si recava per dare una mano. Un violento impatto che non gli ha lasciato scampo, avvenuto intorno alle 16.30 in pieno centro, a pochi passi da Villa Sciarra. L'uomo stava attraversando la strada quando è stato colpito da una Citroen C3 in transito. Caduto a terra è stato soccorso e trasportato d'urgenza al San Camillo, per poi morire dopo alcune ore di agonia. Alla guida dell'auto un uomo che è stato accompagnato al Fatebenefratelli per gli accertamenti di rito su eventuale uso di alcol o sostanze. Ad effettuare i rilievi per ricostruire la dinamica del sinistro, gli agenti del I Gruppo Centro Storico della polizia locale di Roma Capitale.
Quella di Tuccimei è la ventitreesima vittima tra i pedoni dall'inizio dell`anno nell'area urbana di Roma. In totale, da gennaio, sono 89 le persone morte sulle strade della Capitale, che diventano 151 se si considera anche la provincia. Un bilancio drammatico, a cui si aggiungono i ventinove pedoni deceduti tra Roma e la sua area metropolitana.
Per la Comunità di Sant'Egidio, Guglielmo era molto più di un volontario, era una colonna, una presenza fedele e discreta che da decenni accompagnava i più fragili. Aveva cominciato negli anni Settanta, spinto dal desiderio di «fare qualcosa di buono per gli altri». Negli anni Ottanta aveva iniziato a portare cibo e conforto ai senza dimora nelle stazioni di Roma, fino a diventare, nel 1988, uno dei volti più conosciuti della mensa di via Dandolo, di cui fu tra gli iniziatori. Da allora non aveva mai smesso di esserci, ogni giorno, con la stessa dedizione. Tuccimei era anche uno dei volontari impegnati nelle visite ai detenuti del carcere di Regina Coeli, dove portava parole di speranza e ascolto.
«La sua presenza era silenziosa ma preziosa - scrive la Comunità di Sant'Egidio - Guglielmo ha vissuto servendo gli altri fino all'ultimo giorno della sua vita. Tutta la comunità si stringe con affetto alla sua famiglia e ai tanti amici che ha incontrato per la strada». La notizia della sua morte ha suscitato grande commozione tra i volontari e tra quanti lo avevano conosciuto alla mensa o per le vie del quartiere. In tanti lo ricordano per la sua gentilezza, il sorriso mite e la capacità di ascoltare. Trastevere perde così una delle sue anime più autentiche, un uomo che aveva scelto di restare accanto agli ultimi, fino alla fine.
[ MAS.GOB. ]