Investito mentre attraversava la strada: è morto così Guglielmo Tuccimei, 73 anni, storico volontario della Comunità di Sant'Egidio. Per 40 anni ha aiutato i poveri fra le stazioni e la mensa di via Dandolo
LA TRAGEDIA
Stava attraversando la strada, come ogni pomeriggio, per varcare l'ingresso di quel posto in cui aveva trascorso gli ultimi 40 anni della sua vita, condividendo i dolori delle persone e provando a mitigare gli stessi con la sua umanità. Ma in un attimo è stato colpito in pieno da un'auto e per Guglielmo Tuccimei, 73 anni, non c'è stato nulla da fare.
Storico volontario della Comunità di Sant'Egidio si era sempre dedicato ai più bisognosi e la sua vita era anche la mensa dei poveri di via Dandolo non lontano dalla quale, venerdì pomeriggio, è stato investito. Là dinamica dell'incidente è ancora al vaglio dei vigili urbani del I Gruppo ma in base alle ricostruzioni finora svolte, l'impatto è avvenuto all'altezza del civico 31 intorno alle 16.30 dello scorso 10 ottobre. Una Citroen C3, guidata da un uomo di 61 anni ha colpito in pieno Tuccimei che era appena uscito di casa per recarsi proprio alla mensa, spingendolo per diversi metri. Il conducente del veicolo si è fermato a prestare soccorso chiamando aiuto. Tuccimei è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Camillo dove purtroppo è deceduto alcuni attimi dopo senza permettere al personale sanitario di eseguire gli esami primari come una tac per valutare le sue condizioni. Il guidatore, un romano incensurato, è stato invece trasferito all'ospedale Fatebenefratelli per gli accertamenti di rito sullo stato alcolemico e tossicologico. Risultato negativo, dovrà rispondere di omicidio stradale mentre si cerca di capire cosa sia accaduto.
Nel punto dell'incidente non ci sono strisce pedonali, il guidatore che saliva via Dandolo potrebbe essersi distratto al cellulare. Al momento la salma resta a disposizione dell'autorità giudiziaria, ancora da fissare, dunque, la data del funerale.
I RICORDI
Profondo lo sconforto e il dolore di tutti i membri della Comunità di Sant'Egidio di cui Tuccimei faceva parte dagli anni Settanta. «Conosciuto da centinaia di senza dimora romani, era per loro una garanzia di umanità da quel lontano 1983, quando cominciò a girare per le stazioni della Capitale, portando da mangiare. E dal 1988 fino a venerdì pomeriggio - si legge in una nota della Comunità - la sua figura è stata indissolubilmente legata alla mensa di via Dandolo, di cui era uno degli iniziatori, senza cimenticare anche il suo servizio ai detenuti di Regina Coeli, che visitava regolarmente».
Chi conosceva Guglielmo lo ricorda un uomo unico: «Da più di 40 anni condivideva gioie e sofferenze, molto lo consideravano per il suo aspetto e il suo carattere quasi un padre perché il suo ruolo era davvero paterno, c'era gente che se doveva chiedere un consiglio lo domandava a lui - ricorda Augusto D'Angelo, volontario e amico di Tuccimei - L'ultima volta che abbiamo fatto una cosa insieme è stato martedì alla stazione Tiburtina per la distribuzione della cena, camminando con lui ogni tanto arrivava qualcuno che lo salutava, lui si ricordava i nomi e le storie di tutti e tutti ne erano consapevoli. Era un uomo che amava la musica tanto che è stato sempre suo il compito di creare le playlist per l'incontro per la Pace che facciamo tutti gli anni. Era un uomo complesso, era stato un insegnante, era un uomo unico che mancherà a tanti».
[ Camilla Mozzetti ]