A Padova, il 26 marzo, è stata inaugurata, nel cuore del quartiere Portello, la Casa dell’Amicizia, un nuovo spazio promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, pensato per costruire legami, offrire sostegno a chi è in difficoltà e favorire l’incontro tra generazioni. All’evento hanno partecipato le autorità cittadine, numerosi sostenitori del progetto insieme a tanti giovani e anziani.
"Questa Casa dell’Amicizia è il frutto di un percorso di rigenerazione urbana e inclusione sociale, con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’accoglienza; un segno concreto di speranza, nell’anno del Giubileo”, con queste parole Alessandra Coin, responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Padova, ha accolto gli ospiti, illustrando le diverse funzioni che la costruzione assolverà dopo il restauro curato dalla Comunità: "Tanti poveri troveranno qui uno spazio di accoglienza e di aiuto. Ci sarà anche la scuola di lingua e cultura italiana per i giovani immigrati e la Scuola della Pace per i bambini".
"Così cresce la città, si ricostruiscono i legami e la convivenza pacifica di cui c'è tanto bisogno - ha affermato Marco Impagliazzo, presidente di Sant'Egidio - Qui tante persone troveranno non solo aiuto concreto ma anche quell'amicizia che ricostruisc eil senso di comunità che manca nelle nostre città. Siamo a 5 anni da quando papa Francesco ci disse con chiarezza che ci si salva insieme: inaugurare questa casa è ricordare queste parole e questa realtà; ci si salverà insieme, chi è servito e chi serve, e protagonista sarà l'abbraccio".
Il sostegno delle istituzioni
Erano presenti rappresentanti della Chiesa e delle istituzioni cittadine, e i donatori che hanno sostenuto la realizzazione di questo progetto. Tra questi l’Assessora Francesca Benciolini, in rappresentanza del Comune di Padova,e il Presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, che ha ribadito il sostegno dell’ente al progetto, ringraziando la Comunità di Sant’Egidio per la sua presenza costante al fianco dei più fragili, un impegno che ha permesso alla Fondazione di intervenire con efficacia anche in situazioni emergenziali, come durante la pandemia.Don Luca Facco, in rappresentanza della Chiesa di Padova, ha portato il saluto del Vescovo e ha riflettuto sul valore della parola “amicizia”, capace di creare legami tra persone di età e provenienze diverse.
La Casa dell’Amicizia verrà presto completata con la realizzazione di due appartamenti destinati ad anziani soli, per sperimentare nuove forme di convivenza solidale e contrastare l’isolamento.