Il 26 febbraio, il Parlamento della Catalogna ha ricevuto una proposta di legge intitolata "Misure transitorie e urgenti per affrontare la situazione dei senza dimora e sradicare questa condizione". Questa iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio insieme alla Fondazione Sant Joan de Déu, alla Fondazione Arrels, a Cáritas Catalunya e alla Fondazione Assís, rappresenta un passo significativo nella tutela dei diritti delle persone senza fissa dimora.
La proposta di legge, elaborata tre anni fa ma rimasta in sospeso a causa delle elezioni parlamentari, è frutto di una collaborazione tra società civile, istituzioni e mondo accademico. Il progetto è stato coordinato dal professor Antoni Milian, docente di diritto amministrativo presso l'Università Autonoma di Barcellona. L'approvazione di tale normativa rappresenterebbe un segnale concreto di attenzione verso le fasce più vulnerabili della società.
Tra le principali disposizioni, la legge introduce il concetto di "spazio residenziale dignitoso", garantendo a ogni cittadino l'accesso a un alloggio adeguato e a una vita sostenibile. Pur non essendo una legge specifica sull'edilizia abitativa, fornisce strumenti per facilitare l'accesso a una casa. Inoltre, prevede la creazione di "centri di accoglienza a bassa intensità" per assicurare che nessuno sia costretto a dormire per strada. La proposta affronta anche la protezione dei diritti fondamentali delle persone senza dimora, come l'accesso ai servizi sociali e sanitari pubblici, il diritto all'uso dello spazio pubblico e la tutela contro la criminalizzazione della povertà. Viene esplicitamente vietato il considerare reato amministrativo pratiche come l'accattonaggio o l'utilizzo dello spazio pubblico per esigenze primarie.