A mille giorni dall'inizio della guerra su larga scala in Ucraina, nella basilica di Santa Maria in Trastevere si è tenuta una liturgia per invocare la pace.
Presieduta dal presidente della Conferenza Episcolape italiana, il card. Matteo Zuppi, nella basilica gremita di gente, la liturgia ha visto la presenza della first lady ucraina, la signora Olena Zelenska, della signora Laura Mattarella, in rappresentanza del Presidente della Repubblica italiana, e delle first lady di Serbia, Lituania e Armenia, del presidente della Comunità di Sant'Egidio,Marco Impagliazzo e del fondatore Andrea Riccardi, insieme a una folta delegazione del corpo diplomatico di diversi paesi.
«La pace - ha affermato il cardinale nella sua omelia - non è mai debolezza, ma forza, se garantita seriamente in un quadro credibile. Ed è chiaro che è questa la responsabilità della comunità internazionale, e in questo penso in particolare all’Europa che è nata proprio per immaginare la pace impensabile tra popoli che si erano combattuti per secoli, comunità internazionale che non è solo di chi ha il potere e il dovere di decidere, ma di tutti, in quella pressione a creare condizioni nuove, forti, chiare, per trovare le soluzioni, giuste e nel diritto. Occorre fare molto di più e con più coraggio. Papa Francesco non smette di chiederlo. Non smettiamo di implorare da Dio il dono della pace»