APPUNTAMENTI

81 anni fa la deportazione degli ebrei genovesi: una memoria che ci interroga sul presente

Il 3 novembre del 1943, oltre 250 ebrei genovesi furono deportati verso il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, un tragico evento che oggi, 81 anni dopo, la città di Genova commemora per ribadire l’importanza della memoria storica e della costruzione della pace. Per l’occasione, lunedì 4 novembre 2024 si terrà la Marcia della Memoria, che partirà alle 17:45 da largo Eros Lanfranco per arrivare alla Sinagoga in via Bertora.

Organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Comunità Ebraica di Genova, insieme al Centro culturale Primo Levi, la commemorazione di questi eventi è diventata negli anni un appuntamento significativo per la città, coinvolgendo istituzioni, cittadini, giovani generazioni e nuovi europei integrati nel tessuto urbano. Questo percorso di memoria collettiva non si limita a ricordare il passato, ma invita a riflettere sul presente, sul rischio di insensibilità verso i conflitti e sulla necessità di promuovere la pace.
 
“Nel momento in cui la generazione dei sopravvissuti va scomparendo, tenere viva questa memoria e trasmetterla ai giovani è un'arma potente per evitare la banalizzazione e l'indifferenza verso la guerra, e per non ripetere gli errori della storia,” sottolineano gli organizzatori. Ricordare gli eventi del 3 novembre 1943 significa contrastare l’imbarbarimento e il risorgere di pregiudizi e chiusure.
 
In Sinagoga sono previsti gli interventi di Raffaella Petraroli Luzzati, presidente della Comunità ebraica di Genova, Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo, Andrea Chiappori della Comunità di Sant’Egidio in Liguria, Filippo Biolè, presidente dell’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti sezione di Genova, e Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova.