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Immaginare la Pace a Buenos Aires: l'Argentina si unisce all'Appello per la Pace di Parigi 2024

Anche a Buenos Aires sono giunti gli echi della Preghiera per la Pace di Parigi 2024. Domenica 27 ottobre, nel 38º anniversario dell’invito di San Giovanni Paolo II ai leader religiosi ad Assisi, abbiamo voluto immaginare la pace con le parole e i gesti vissuti a Parigi. L’incontro è iniziato con la preghiera di ogni religione secondo la propria tradizione: cristiani, ebrei, musulmani e buddisti hanno avuto uno spazio per pregare per la pace. Nella cerimonia finale, è stato significativo ascoltare le parole del messaggio di Papa Francesco, insieme all’Appello per la Pace letto da giovani delle diverse religioni.

In un clima di speranza, come trasmesso dal messaggio di Marco Impagliazzo a Parigi, i leader religiosi hanno acceso il candelabro della pace e firmato l’Appello per la Pace, concludendo con un caloroso abbraccio di pace tra i partecipanti.

Hanno partecipato rappresentanti cristiani, insieme al Vescovo ausiliare della Zona Flores, Mons. Pedro Cannavò; membri delle Chiese orientali, evangelici, musulmani del Centro Islamico, ebrei del Seminario Rabbinico e buddisti dell’Associazione Soka Gakkai. Presenti anche esponenti della società e autorità delle istituzioni, tra cui la DAIA (Delegazione delle Associazioni Israelite Argentine), AMIA (Associazione Mutuale Israelita Argentina), CIRA (Centro Islamico della Repubblica Argentina) e dell’Associazione Soka Gakkai, insieme a delegati delle ambasciate d’Italia, della Repubblica Democratica del Congo, del Brasile e della Polonia.

Tutti hanno espresso il desiderio di continuare a vivere lo Spirito di Assisi, come ricordato dal Metropolita Vicario Patriarcale della Chiesa Siro-Ortodossa, Mons. Crisostomo Ghassaly, che ha dato voce alle riflessioni del Metropolita Siro-Ortodosso di Aleppo, Mar Gregorios Ibrahim, un amico della Comunità e del cammino del dialogo, rapito e scomparso in Siria nel 2013.