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Aline, la scuola di pace nell'inferno del Congo: "Ciò che mi ha spinto sono state le lacrime e la preghiera"

In un articolo di "Avvenire" l'esperienza della scuola intitolata a Floribert Bwana Chui

Gedeon aveva 10 anni quando è arrivato. Piangeva, si rannicchiava in un angolo e non parlava con nessuno. Aline non capiva perché, poi un po’ alla volta ha conquistato la sua fiducia, gli faceva compagnia durante la ricreazione, svolgevano insieme i compiti. Ha creato una relazione. Giorno dopo giorno Gedeon si è aperto con Aline. E lei infine ha capito. Il piccolo non sapeva esprimere il suo male di vivere perché a casa, nel campo per i profughi di guerra in cui abitava, nessuno lo considerava: la madre, analfabeta, era troppo occupata a sopravvivere e a far sopravvivere la famiglia, il padre non si sapeva nemmeno chi fosse. «Adesso Gedeon è un altro bambino: gioca, sorride, non piange più». Aline Minani Furaha, 35 anni, è la direttrice della Scuola di pace Floribert Bwana Chui, gestita dalla Comunità di Sant’Egidio fuori della città di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. (Continua a leggere su Avvenire)