Si è tenuta a Maputo la presentazione del libro in lingua portoghese: "Nascere non basta" bambini invisibili, tratta dei minori e stato civile in Africa.
Il volume racconta il lavoro della Comunità di Sant'Egidio in Africa per la registrazione dei bambini allo stato civile attraverso il Programma Bravo!, un impegno nato dalla convinzione "che non si possa accettare che si venga al mondo privi dei diritti fondamentali, che si cresca come cittadini di seconda o terza classe nel proprio paese e si finisca per diventare preda dei nuovi mercanti di schiavi", come scrive Andrea Ricccardi nell'introduzione.
In Mozambico il programma è iniziato nel 2010 a partire dalla periferia del paese, in un distretto rurale del nord - Mecuburi nella regione di Nampula - e oggi è presente in tutti i 23 distretti di Nampula e in 5 regioni del paese.
La presentazione del libro ha visto la presenza della ministra della giustizia Helena Kida, del rettore dell'Università Eduardo Mondlane prof. Guilherme, e del responsabile nazionale del programma Bravo Americo Sardinha.
Per tanti operatori del settore, conosciuti durante tutti questi anni, per gli attivisti di Bravo e molti amici è stata l'occasione per comprendere quanto il lavoro di ognuno può cambiare la vita di tanti bambini e farli uscire dall'invisibilità.
La ministra ha sottolineato l'importanza del Programma per il Mozambico e ha ringraziato per la presenza fedele della Comunità lungo questi anni
Il rettore dell'Università Eduardo Mondlane ha proposto che "Nascere non basta" diventi anche un manuale di studio per gli studenti di legge, lui stesso ha detto, ha imparato molte cose dalla lettura del libro.
Nelle prossime settimane il libro verrà presentato anche nelle altre regioni dove è presente il programma "Bravo!"