In video le ultime notizie dal Nord del Mozambico, terra di conflitto, e l'impegno della Comunità.
Dal 2017, le province del Nord del Mozambico sono colpite da un violento terrorismo di matrice jihadista, che semina terrore e morte nei villaggi e ha causato finora circa 800.000 profughi.
Anche alcuni nostri fratelli della Comunità di Sant'Egidio della provincia di Cabo Delgado sono stati uccisi, altri hanno dovuto abbandonare le loro case.
Nell'ultimo anno, la presenza di militari ruandesi e del Sadéc ha riportato la situazione parzialmente sotto controllo, ma ha anche causato la dispersione dei terroristi, che hanno allargato il loro campo d'azione ad altre province, come quella di Niassa.
Sin dall'inizio delle violenze Sant'Egidio è stata presente nei campi profughi, offrendo riparo, distribuendo cibo, vestiti, generi di prima necessità. È un lavoro intenso, che da mesi è un argine alla disperazione di tanti che hanno perso tutto.
Pochi giorni fa, dopo un ultimo attacco, un centinaio di famiglie in fuga sono arrivate a Pulu, nel distretto di Metuge. Non avevano nulla. Gli amici della Comunità non si sono fatti aspettare e li hanno raggiunti con cibo, sapone, e abiti.
Ma bisogna anche restituire speranza e prospettive. Per questo si sta lavorando alla realizzazione di corsi professionali per i profughi, che permettano loro di acquisire le competenze per trovare lavoro e cominciare una nuova vita.
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