Il centro "BRAVO!" di Balaka in Malawi è il modello nazionale per la registrazione dell'atto di nascita

Si afferma una nuova "cultura del nome"

Balaka è un distretto rurale del Malawi, nel bassopiano tra le due principali città del paese, Lilongwe e Blantyre. È una zona molto popolosa, ma abbastanza povera e arretrata, con una forte emigrazione verso il Sudafrica e le aree più sviluppate del paese. I bambini rappresentano il 60% della popolazione. Sono esposti a molti rischi, tra cui quello del traffico di esseri umani per servitù domestica, lavoro minorile, e si teme purtroppo anche per sfruttamento sessuale e traffico di organi.

È in questo distretto che il Programma BRAVO! ha iniziato ad operare in Malawi, nel 2015, per dare ad ogni bambino la protezione dell’atto di nascita. Balaka è diventato il Distretto modello del Malawi per la registrazione delle nascite. Anche grazie al contributo dell’Otto per Mille Valdese, qui è possibile registrare i neonati in tutti gli 11 centri sanitari, e i bambini fino a 15 anni sono stati registrati attraverso la Mass Registration Campaign che si è appena conclusa.

Un racconto dagli operatori del Programma BRAVO! a Balaka

"Abbiamo incontrato una donna, Lilian, all’Ufficio di Registrazione del distretto di Balaka, – racconta Potipher Magombo coordinatore nazionale di BRAVO! - felice perché aveva appena ritirato il certificato dell’ultima nata della famiglia, la piccola Esther. Ci ha raccontato di aver approfittato dell’occasione per registrare anche il figlio più grande, Jonathan, che ora ha 7 anni. Quando è nato all’ospedale centrale di Balaka, infatti, ancora non era possibile registrare i figli e sul tema c’era molta confusione.
Nelle visite di controllo durante la gravidanza, Lilian ha incontrato gli attivisti di BRAVO! che sensibilizzano le mamme sull’importanza di poter dare un documento ai propri figli e sulla procedura per ottenerlo. Le aiutano a compilare il formulario di richiesta e le informano su dove poter ritirare il proprio certificato: per chi nasce in città all’ufficio distrettuale, mentre per i villaggi più distanti direttamente al centro sanitario in occasione delle vaccinazioni.

Si sta creando una cultura della vita e del nome in Malawi: prima, le donne che dovevano partorire non sapevano della necessità di registrare i propri figli e venivano ai centri "BRAVO!" spesso senza avere scelto neanche il nome del bambino. I nomi vengono generalmente decisi dalle famiglie dopo qualche giorno dalla nascita. Ora, invece, le famiglie si accordano in anticipo sul nome da dare ai nascituri, e le mamme arrivano ben preparate e con due nomi, uno da maschio e uno da femmina.”

Dal 2019, BRAVO! ha realizzato nel distretto di Balaka una Mass Registration Campaign, che ha portato alla registrazione di 180.000 minori dagli 0 ai 15 anni che non avevano alcun documento. Con l’aiuto dei capovillaggio e dei loro assistenti, che sono stati formati a riguardo, è stato possibile registrare i bambini di tutti i 950 villaggi del distretto. La campagna si è svolta inoltre in un periodo in cui la diffusione del Covid-19 ha causato per molti mesi la chiusura delle scuole, che costituiscono tra le altre cose anche una rete di protezione per tanti bambini, soprattutto nei villaggi più remoti.

Il dottor Chilenga, Principal Registration Officer di Balaka, ha affermato: ”Balaka è diventato un distretto modello per tutti gli altri distretti del Malawi, che ci chiedono indicazioni su come registrare tanti bambini. Grazie al Programma BRAVO! abbiamo ottenuto dei risultati che non ci aspettavamo, soprattutto in questo periodo di pandemia”.

Nei prossimi mesi il Programma BRAVO! si estenderà in altre 6 maternità dei distretti di Mangochi e Blantyre, perché nessun bambino sia più invisibile.


"Nascere non basta"

Storie, buone pratiche, difficoltà e successi del programma BRAVO! sono raccolti nel libro "Nascere non basta" (Edizioni San Paolo, 2021), che racconta la battaglia intrapresa da Sant'Egidio in tante parti del mondo per dare un'identità legale a milioni di bambini e liberarli dalla tratta o da altre forme di sfruttamento. Vai alla scheda del libro