L'anniversario della deportazione degli ebrei di Monaco diventi memoria cittadina per contrastare il risorgere dell'antisemitismo

l'appello di Sant'Egidio

 

 

A Monaco  la Comunità Ebraica della Baviera e la Comunità di Sant’Egidio hanno ricordato i tragici eventi del 20 novembre 1941, quando furono deportati oltre 1.000 ebrei, nessuno dei quali sopravvisse. 

La cerimonia si è tenuta nel luogo dove sorgeva il campo di concentramento di  Milbertshofen. Alla presenza di una folta delegazione dei  Giovani per la Pace che recavano fiaccole e cartelli, l'anziana Charlotte Knobloch, presidente della Comunità Ebraica di Monaco, ha suscitato commozione  ricordando la deportazione della nonna, morta in campo di sterminio.

La crescita delle manifestazioni di antisemitismo, di razzismo e di xenofobia è preoccupante: di fronte a questi deprecabili fenomeni il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, e il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, presidente del Consiglio delle Chiese Evangeliche di Germania, rievocando i terribili  anni del nazismo, hanno dichiarato che le Chiese oggi si  pongono apertamente a fianco dei fratelli ebrei.

Ursula Kalb, a nome della Comunità di Sant'Egidio, ha proposto di inserire questa commemorazione in maniera  permanente nel calendario della città di Monaco, per costruire una cultura della memoria condivisa.