Mentre si manifestano nuovi episodi di antisemitismo Sant'Egidio in Germania fa Memoria della deportazione degli ebrei

In questi giorni la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica a Monaco e a Würzburg  hanno tenuto Marce silenziose per tenere viva la Memoria della Shoah.

Purtroppo questa Memoria è diventata di attualità, perché nei giorni scorsi a Monaco è stata rotta la vetrina di un ristorante ebraico e infranta la stele che ricordava uno dei mille ebrei della città, tra cui 94 bambini, deportati a Kaunas il 20 Novembre 1941, dove furono tutti sterminati il 25 Novembre.
Preoccupazione per la nuova tendenza a manifestare apertamente l'antisemitismo e per il recente attacco alla sinagoga di Halle è stata espressa dal presidente del Consiglio Centrale degli Ebrei Tedeschi, Josef Schuster, come anche dal sindaco di Würzburg per le espressioni di odio nei confronti delle minoranze, talora supportate da alcuni uomini politici

La presidente della Comunità Ebraica di Monaco, Charlotte Knobloch, una sopravvissuta, ha ricordato tra le lacrime la nonna uccisa a Terezin: “Ha dato la sua vita per me”. Ha poi espresso la sua gratitudine per questa Memoria portata avanti ogni anno: “Sono fiera della Comunità di Sant’Egidio, che si cura che questa Memoria non venga trascurata e in testa alla marcia pone la scritta: Non c’è futuro senza memoria”.
I rappresentanti dei Giovani per la Pace hanno ricordato l’appello proclamato questa estate durante il pellegrinaggio ad Auschwitz.
Ursula Kalb, di Sant’Egidio dopo aver detto che “è necessario prendere le distanze dal linguaggio duro che discrimina e disprezza e dobbiamo costruire il dialogo nel rispetto e nell’amicizia per tutti: il rifiuto dell'altro apre le porte alla violenza”, ha promesso alla Comunità Ebraica: “Non vi lasceremo mai da soli!”.
In rappresentanza del Comune di Monaco ha preso la parola Katrin Habenschaden, che ha deplorato i recenti atti di violenza contro gli ebrei, affermando che occorre prendere coscienza della responsabilità che portiamo.