Telezina è un’anziana del distretto di Mulanje in Malawi. Una vedova molto povera, con una figlia che soffre di disturbi mentali e tre nipoti.
La sua vita non era diversa da quella di molti suoi compaesani: vivevano tutti insieme in una semplice casa costruita, come la maggior parte delle abitazioni nei villaggi, con mattoni di fango.
Sono stati gli abitanti dei villaggi nel sud del Malawi le più colpite dalla violenza del ciclone Idai e dalle piogge che si sono abbattute impetuose in Africa australe a fine gennaio 2019.
Telezina, come molti altri, ha perso tutto quel poco che possedeva, la casa è stata spazzata via dalle acque, insieme ai pochi indumenti e gli utensili di cucina. Anche il raccolto è andato perso.
Il ciclone non ha “fatto notizia” in Europa, e in un paese dove non c'è protezione civile, gli aiuti sono stati garantiti in quantità comunque insufficiente da alcune organizzazioni internazionali.
La Comunità di Sant’Egidio in questi mesi ha distribuito oltre 16 mila pacchi alimentari e materiale per la ricostruzione delle case.
Difficile raggiungere tutti con le poche risorse ma i giovani di Sant’Egidio mai hanno smesso di andare a trovare le vittime del ciclone, con una particolare attenzione alle persone più vulnerabili, anziani, orfani e disabili.
Telezina con la sua famiglia si erano rifugiati in una buca scavata nel terreno, coperta con due lamiere posizionate a mo’ di tetto (vedi foto) e là ha vissuto per mesi. Non era possibile vederla così: era necessario un nuovo alloggio. Per questo i Giovani per la Pace del Malawi si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato a cuocere i mattoni, hanno organizzato una colletta per comprare i materiali e finalmente adesso, in agosto una nuova casa è pronta! Una vera casa, con un tetto, capace di resistere anche alle intemperie e alle piogge intense che, a causa dei cambi climatici, sono sempre più frequenti. Un corteo festante ha attraversato il villaggio per portare arredi e utensili e, qualche giorno fa la nuova costruzione è stata inaugurata, alla presenza delle autorità locali e di tanti anziani della zona, a cui sono stati fatti dei doni, come una promessa di aiuto e vicinanza.
Per Telezina e la sua famiglia comincia da oggi una nuova vita. La sua storia ci incoraggia a continuare il nostro lavoro con più energia per ricostruire le case degli anziani e sostenere le vittime - ancora tante - del ciclone Idai.