Nei giorni scorsi il presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha visitato la Comunità di Kiev in Ucraina in occasione del 50 anniversario di Sant'Egidio. Riportiamo il suo racconto:
"Ho avuto la gioia di celebrare in questi giorni a Kiev il 50mo di Sant’Egidio con le Comunità dell’Ucraina. Mi ha colpito l’amicizia verso tante persone senza fissa dimora che hanno trovato nella Comunità una famiglia. È stato un inverno molto lungo quest’anno, l’aiuto e l’amicizia di tanti giovani e adulti ha permesso a tante persone di trovare una salvezza dalla rigidità del clima. Questo mi hanno testimoniato alcuni senza fissa dimora riuniti nella bella sede della Comunità accanto alla famosa piazza Maidan.
Ho avuto modo di incontrare anche molti anziani e alcuni persone con disabilità che vivono in un grande istituto dove la Comunità da 12 anni, giorno dopo giorno, apre le porte perché entri l’amicizia e l’affetto di tanti verso chi è completamente solo. Alcune anziane mi hanno detto parole toccanti e profonde sul valore dell’amicizia. Tra queste quelle di Olga: “Credo che Dio esiste perché nella vecchiaia mi ha dato tutti questi figli”. Ho avuto modo di ascoltare dalla bocca di anziani e di senza fissa dimora bellissime poesie sull’amore e l’amicizia da loro composte.
Ci siamo anche riuniti in una grande assemblea con la Comunità di Kiev e rappresentanti da Leopold, Ivano-Frankoskv, Odessa e altri luoghi per guardare insieme al futuro della Comunità con lo sguardo rivolto a tutti. Sono molto colpito dal lavoro che ogni giorno le nostre Comunità fanno per la pace e la riconciliazione in una società ancora tanto segnata dalla guerra a bassa intensità con la Russia, che tanto dolore, sofferenze e morti ha creato in questi anni. Dobbiamo continuare a pregare per la pace tra Russia e Ucraina e nella stessa Ucraina dove la violenza cresce verso i poveri e soprattutto i rom.
Grazie a tutti i fratelli e sorelle ucraini per la speranza che rappresentate e come mi ha detto l’anziana Olga: “in questi tempi oscuri la Comunità è uno sprazzo di luce nel buio”. La bellezza della lavra, delle chiese e dei luoghi di preghiera della città mi ha mostrato la storia di fede e di preghiera di un popolo segnato dalla fede cristiana, che oggi è invito a vivere per la pace. Spassiba bolscioi!"
Marco Impagliazzo