PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera con Maria Madre del Signore
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera con Maria Madre del Signore

Memoria del beato Giuseppe Puglisi, prete della Chiesa di Palermo, ucciso dalla mafia nel 1993. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Preghiera con Maria Madre del Signore
martedì 21 ottobre

Memoria del beato Giuseppe Puglisi, prete della Chiesa di Palermo, ucciso dalla mafia nel 1993.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Lo Spirito del Signore è su di te,
chi nascerà da te sarà santo.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla lettera di Paolo ai Romani 5,12.15.17-19.20-21

Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato... Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Ecco, Signore, i tuoi servi:
avvenga a noi secondo la Tua Parola.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questa pagina della Lettera ai Romani inserisce la vicenda cristiana nell'orizzonte più ampio della storia umana. L'apostolo Paolo vuole mostrare ai cristiani di Roma la forza e l'universalità dell'amore di Gesù. Parla di Adamo, il primo uomo, secondo il racconto della Genesi, per ricordare che tutti gli uomini sono Adamo, cioè peccatori e quindi soggetti alla conseguenza ultima del peccato che è la morte: "Tutti hanno peccato". Frutto del peccato sono anche le dimensioni di debolezza e di fragilità che ci appartengono. Esse sono frutto di quell'orgoglio e di quell'auto-sufficienza, radicati nel nostro cuore, che ci allontanano da Dio mettendoci in balia delle forze del male. È, insomma, il "peccato originale", quello di Adamo che l'umanità intera porta con sé. Ogni uomo e ogni donna, così come il creato, sono segnati da una condizione comune e personale di debolezza. E tutti, uomini e creato, attendiamo una nuova nascita. Paolo afferma quindi che, come tutti gli uomini hanno sperimentato la perdizione per opera di un solo uomo, Adamo, così ora tutti possono raggiungere la salvezza mediante un solo uomo, Gesù Cristo. È lui che, per amore, ha assunto su di sé tutto il peso di tristezza, di violenza, di disperazione, di inimicizia e di morte che grava sulla vita dell'umanità. Con la sua morte Gesù ha distrutto ogni morte e con la sua risurrezione ha aperto la via della giustizia e della pace. In questo mistero tutti siamo coinvolti per grazia sino a divenirne testimoni autorevoli nel mondo. Il cristiano fa l'esperienza della sovrabbondanza del dono sconvolgente che accompagna la sua vita. È stato liberato dalla forza del peccato e del male e ora la sua vita si inserisce in un disegno nuovo segnato dalla speranza. Gesù lo riscatta dall'uomo vecchio e da una vita priva di senso.