Primo gennaio con la "Marcia della Pace"

Primo gennaio con la "Marcia della Pace"

Centro storico
Il nuovo anno inizia anche a Lucca con passi forti di pace. Lunedì 1° gennaio si ripete per la diciottesima volta la tradizionale marcia "Insieme perl a pace", promossa dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali, dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Chiesa in concomitanza con la celebrazione della 57a Giornata Mondiale della pace. Il ritrovo del raduno è alle 15,45 in piazza San Frediano.
Dalle 16 la marcia partirà per dirigersi nelle vie principali del centro storico fino in piazza san Martino dove il vescovo Paolo Giulietti alle 16, 45 dopo un momento di riflessione farà una preghiera conclusiva. A seguire in Cattedrale alle 17 la messa da lui stesso presieduta. Al termine, la commissione giustizia e pace dell'arcidiocesi distribuirà il messaggio di papa Francesco "Intelligenze artificiali e pace".
La Marcia della pace si tiene a Lucca ed in molte città nel mondo per ricordare le troppe terre, in primis l'Ucraina e la Terrasanta, in aumento nell'anno che si sta concludendo che attendono la fine della guerra e per far sì che siano sempre più numerosi coloro che senza far rumore, con umiltà e tenacia, si facciano ogni giorno artigiani di pace. Un proclama messo ben in luce durante la marcia da striscioni per la pace e dalle bandierine dei Paesi con conflitti bellici.
Nel messaggio della pace, papa Francesco invita a un dialogo aperto sul significato delle nuove tecnologie artificiali dotate di un potenziale dirompente, sottolineando l'urgenza di orientare la loro concezione e utilizzo in modo responsabile.
Insieme al vescovo Giulietti, durante la marcia ci saranno religiosi e religiose anche di confessioni diverse, rappresentanti delle istituzioni delle autorità cittadine, i gruppi, movimenti e associazioni della Consulta delle aggregazioni laicali come la Comunità di Sant'Egidio e l'Unitalsi, i giovani dell'Arcidiocesi, i rappresentanti della Consulta diocesana delle associazioni di volontariato, i cittadini e le persone di buona volontà che hanno nel cuore desideri di pace. 
 

[ Gregorio Andreini ]