Dal primo giorno dell’indipendenza, ottenuta nel 1804, molto prima degli altri stati americani, dopo una lunga guerra, Haiti ha lottato contro l’isolamento e la povertà. Il suo sviluppo è stato messo alla prova anche dal violentissimo terremoto del 2010, in cui sono morte circa 230.000 persone.
Le difficoltà politiche, la corruzione, la crisi economica e soprattutto un’ondata di violenza diffusa la rendono oggi uno dei paesi più poveri del mondo. Il tempo del Covid ha costituito un periodo di profondo isolamento (anche per la carenza di comunicazione e la scarsezza della rete Internet). La mancanza di lavoro e di prospettive hanno spinto tanti all’emigrazione. Da alcuni mesi inoltre Port-au-Prince, la capitale, è ostaggio di bande che taglieggiano, sequestrano, rendendo pericoloso perfino camminare per le strade della città. Molte istituzioni e ONG hanno abbandonato il paese.
Sant’Egidio è presente nel paese da due decenni, con un programma di adozioni a distanza e una Comunità di giovani haitiani che vivono nella capitale, a Canapé Vert, un quartiere povero, dove tuttavia la solidarietà tra le famiglie residenti costituisce in qualche modo un argine alla violenza generalizzata. La presenza della Comunità inoltre contribuisce alla promozione di una cultura di pace attraverso la Scuola della Pace e l’aiuto agli anziani soli e in difficoltà.
Le difficoltà che il paese attraversa rischiano di generare, soprattutto nei giovani, un diffuso pessimismo, che si traduce a volte nell'adesione a bande violente, a volte nella ricerca di un futuro altrove, favorendo un'emigrazione che impoverisce ulteriormente il paese e che spesso è destinata a deludere i sogni dei giovani che emigrano. La priorità quindi, è restituire ai giovani haitiani speranza nel futuro anche offrendo loro prospettive concrete.
Per questo, Sant'Egidio, in collaborazione con la Communauté de L’Emmanuel, ha avviato un programma di borse di studio per accedere a corsi di informatica, carpenteria, idraulica, che possono fornire qualifiche professionali. I corsi iniziano all'inizio di settembre e dureranno circa due anni. La proposta è stata accolta con entusiasmo, perchè offre delle prospettive per il futuro. Al termine infatti i giovani avranno la possibilità di accedere a posti di lavoro qualificati.