In Mozambico, subito dopo le elezioni generali del 9 ottobre scorso, sono sorte contestazioni da parte dei partiti dell'opposizione, sfociate in proteste e manifestazioni che hanno spesso dato luogo ad episodi di grave violenza, in diverse parti del paese.
Ad oggi, si calcolano circa 130 morti e più di 2.000 feriti. In questo clima di violenza diffusa, si è arrivati perfino a ipotizzare la sospensione delle celebrazioni del Natale.
La Comunità di Sant'Egidio ha rivolto un appello affinchè cessino le violenze, in particolare nell'imminenza del Natale. "Il Paese soffre senza dialogo!" afferma la Comunità, invitando a riaprire canali di comunicazione tra le parti e augurandosi che "nonostante le avversità di questi giorni, il Natale anche quest'anno possa essere celebrato e diventare un giorno di pace, di riflessione e di solidarietà con i più poveri". Anche papa Francesco, all'Angelus di domenica 22 dicembre, ha richiamato l'attenzione sulla difficile situazione del popolo mozambicano: "Desidero rinnovare a quell’amato popolo - ha detto - il mio messaggio di speranza, di pace e di riconciliazione".
L'appello di Sant'Egidio ha suscitato vasto interesse nel Paese. Molti i media che ne stanno dando notizia. Qui pubblichiamo il testo dell'appello (in portoghese e in italiano) e l'intervista rilasciata da un responsabile di Sant'Egidio in Mozambico, Nelson Moda, alla TV Nazionale STV. GUARDA IL VIDEO