"La casa di Nonna Bendita è stata spazzata via, privandola di quel poco che possedeva. Per mesi ha trovato riparo presso vicini e amici, finché, con l’aiuto della famiglia, ha costruito una struttura precaria con lamiere e teli di plastica. Era un tetto provvisorio, ma non sufficiente a proteggerla dai successivi cicloni e dalle intemperie, aggravando ulteriormente la sua situazione.
La Nonna Bendita, vedova e con problemi di salute che le impediscono di lavorare nei campi come faceva un tempo, ha però continuato a credere che un futuro migliore fosse possibile. Questa speranza ha trovato risposta nel 2022, quando è stata visitata dalla Comunità di Sant’Egidio di Beira. Da quel momento è nato un legame di fraternità che non l’ha mai lasciata sola, sostenendola nelle necessità quotidiane e nei momenti più difficili.
Nel 2024, la Comunità di Sant’Egidio ha deciso di realizzare un sogno che la Nonna Bendita custodiva da anni: una casa dignitosa dove vivere con la sua famiglia. La costruzione di questa nuova abitazione è diventata un simbolo di rinascita dopo le devastazioni del ciclone Idai, un gesto concreto che testimonia come la solidarietà possa trasformare la vita delle persone.
Oggi Nonna Bendita vive circondata dai suoi figli, nipoti e pronipoti, sotto un tetto sicuro che rappresenta non solo un riparo, ma anche un segno tangibile di speranza. La sua storia ci ricorda che, anche nelle avversità più dure, la vicinanza e il sostegno reciproco possono aprire la strada a un futuro migliore.
La Comunità di Sant’Egidio rinnova il suo impegno a essere accanto ai più vulnerabili, costruendo ponti di solidarietà che, come nel caso della Nonna Bendita, restituiscono dignità e speranza a chi sembrava averle perdute".