Alla presenza degli artisti e del curatore Alessandro Zuccari, lunedì 2 dicembre si è svolta a Roma, in occasione del finissage della mostra Naufragi - Approdi e alla vigilia della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che si celebra il 3 dicembre, la presentazione del libro dedicato all'esposizione presso il complesso di San Michele a Ripa Grande.
La mostra comprende tre opere: l’installazione di 3.129 piccole barche di carta - realizzate dagli artisti con disabilità dei Laboratori di Sant'Egidio in collaborazione con César Meneghetti - che rappresentano tutti i migranti che hanno perso la vita nei viaggi della speranza nel 2023, davanti ad un mare digitale dove scorrono i loro nomi; la rivisitazione grafica di Marianna Caprioletti del dipinto La Zattera della Medusa di Gericault (1816), che esprime la drammaticità del naufragio, e il trittico dedicato all’approdo sicuro rappresentato dai corridoi umanitari, frutto dell’arte di Roberto Mizzon.
Sono intervenuti:
- Mattia Ferrari, sacerdote e cappellano delle ONG nei salvataggi in mare
- Laura Iamurri, storica dell'arte
- Filippo Ceccarelli, giornalista
L’esposizione ha messo inoltre in luce un aspetto unico e potente: le opere sono state il frutto del talento di artisti con disabilità, protagonisti di percorsi di riscatto e liberazione che hanno trovato nei laboratori di Sant’Egidio luoghi di formazione e scoperta. Qui hanno potuto sviluppare le loro capacità espressive e confrontarsi con linguaggi artistici innovativi, arricchiti dal dialogo con intellettuali contemporanei.
Le opere esposte non hanno raccontato solo il dramma e le speranze dei migranti, ma anche la forza di una creatività che rompe barriere, creando ponti tra mondi diversi e stimolando processi di inclusione sociale attraverso l’arte.