COMUNICATI STAMPA

LIBANO: In fuga dalla guerra, insieme a cittadini italiani, sono stati evacuati anche 37 profughi siriani dei corridoi umanitari. Tra loro, una bambina di pochi mesi

Accolti da Sant’Egidio e Chiese protestanti italiane, saranno integrati con un progetto che ha già permesso di salvare oltre 7.700 rifugiati

 

 

E' giunto nella serata di mercoledì 9 ottobre, all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino,  un charter proveniente da Beirut, organizzato dal governo italiano per favorire il rientro dei cittadini italiani dal Libano in guerra. A bordo, insieme ai nostri connazionali, anche 37 profughi della guerra in Siria, che in questi giorni si trovavano coinvolti in un altro conflitto. Il loro arrivo con i corridoi umanitari, inizialmente previsto il 15 ottobre per un centinaio di persone, è stato anticipato per un primo contingente grazie alla collaborazione dell’Unità di Crisi della Farnesina e dell’Ambasciata italiana a Beirut. Le altre decine di profughi, previsti dal programma, dovrebbero partire nei prossimi giorni, se le condizioni di sicurezza lo permetteranno.

I cittadini siriani, tra cui una bimba di pochi mesi risiedevano in alloggi precari a Beirut e Saida, nel sud del Libano, e nei campi profughi della Valle della Bekaa, zone interessate dalle operazioni militari nella guerra che ha colpito il Libano. Verranno accolti nel nostro Paese, in case messe a disposizione da famiglie italiane, associazioni, Diaconia valdese e Comunità di Sant’Egidio. Tutti saranno accompagnati nel percorso di integrazione previsto dai Corridoi Umanitari, grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, all’inserimento nel mondo lavorativo.

I Corridoi Umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, dal febbraio 2016 hanno portato in salvo in Italia, solo dal Libano, 3mila persone. In un tempo segnato dal moltiplicarsi delle guerre, sono una risposta concreta per persone e famiglie vulnerabili, che hanno il diritto di essere protette e a cui va offerto vita e speranza per il futuro. Complessivamente in Europa con i Corridoi Umanitari sono giunti oltre 7.700 rifugiati.