Il 5 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale degli Insegnanti, promossa dall'Unesco per ricordare l'importanza del loro ruolo e per garantire che i bisogni educativi delle future generazioni siano sempre soddisfatti. Questa giornata rappresenta un'opportunità per riflettere sul valore dell'educazione e di chi la rende possibile. La scuola è infatti il motore dello sviluppo di ogni paese, come hanno ben compreso i bambini e i ragazzi italiani, che durante la pandemia hanno visto chiudersi le loro scuole per quasi quattro mesi.
Gli insegnanti, insieme alla scuola, sono al centro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare l'obiettivo numero 4: "Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti". Ed è proprio in questo spirito che, nella XXVI edizione della Giornata Mondiale degli Insegnanti, vogliamo condividere l'esperienza di una scuola speciale, dove tanti nuovi italiani, giovani e meno giovani, costruiscono ogni giorno il loro percorso di integrazione nel nostro paese: la Scuola di Cultura e Lingua Italiana promossa dalla Comunità di Sant'Egidio.
Le lezioni sono riprese a Roma, nella sede di Palazzo Leopardi, e in altre città italiane come Napoli, Genova, Novara e Padova, solo per citarne alcune. I corsi di Lingua e Cultura Italiana, dal livello A1 al livello C1, sono organizzati in presenza, con già oltre 1400 studenti iscritti (solo nella scuola di Trastevere a Roma), e le iscrizioni continueranno nei prossimi mesi.
Dalla Scuola di Lingua e Cultura Italiana della Comunità di Sant'Egidio, rivolgiamo un augurio speciale a tutti gli insegnanti: che possano continuare a costruire una scuola che, come diceva Zygmunt Bauman, "sappia aprire alla speranza per un futuro migliore" nella società liquida di oggi.