Alla presenza di oltre 200 persone e di tutte le autorità cittadine, si è svolta venerdì sera a Colleferro una preghiera in ricordo di Willy Monteiro Duarte, a 4 anni dalla sua morte, nella piazza chiamata “bianca” che ne custodisce la memoria. Ucciso a calci e pugni solo perché aveva difeso un amico in difficoltà, ragazzo umile ma pieno di speranza e di sogni, credeva profondamente nel valore dell’amicizia.
“Nell’amicizia aveva intuito il segreto della vera felicità”, ha detto don Paolo Cristiano, ricordando come “troppi giovani siano protagonisti o vittime di una violenza inaudita”. Lucia, la mamma, donna mite e coraggiosa, presente con il marito e la sorella di Willy, ha pregato perché “i giovani diano il giusto valore alla vita che è un dono e non va sprecata”.
Sofia, dei Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio, ha rinnovato il desiderio di impegnarsi a Colleferro per non far crescere i ragazzi alla scuola della violenza. Le magliette dei bambini della Scuola della pace hanno colorato la piazza bianca insieme ai tanti fiori variopinti che ognuno, alla fine della preghiera, ha deposto intorno all’aiuola dove è stato ucciso Willy.
Alla presenza del sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, e di altri sindaci della zona, alla fine della preghiera si è sostato a lungo nella piazza rinnovando la solidarietà nei confronti della famiglia di Willy e l’impegno comune a non rassegnarsi all’indifferenza e alla violenza, ma ad aprire per i giovani un futuro di bene e speranza.