Il popolo Batwa - altrimenti noto come "pigmei" - è un'etnia minoritaria e molto povera della regione africana dei Grandi Laghi. In Burundi rappresenta circa l'1% della popolazione. In epoca coloniale, l'amministrazione belga condusse una rigida classificazione etnico-razzista della popolazione, e ai batwa veniva riservato il gradino più basso della scala sociale, venendo esclusi sia dalla scolarizzazione che dalla inserzione nei quadri coloniali. Queste antiche discriminazioni hanno avuto conseguenze fino al giorno d'oggi: nonostante alcuni progressi, la maggior parte dei Batwa vive ancora ai margini delle città o nelle zone rurali, in poverissime capanne di fango e arbusti, preda di frequenti incendi. Il tasso di analfabetismo è molto alto e con la diminuzione delle tradizionali fonti di reddito come caccia, lavori in ferro e ceramica, questa popolazione sopravvive a stento.
Le Comunità di Sant'Egidio di Kayanza, una località nel nord del Burundi, e di Buta, nel sud del paese, da alcuni anni sono impegnate nell'aiuto al popolo Batwa. Il loro intervento si articola sia in aiuti diretti - soprattutto attraverso la Scuola della Pace e il sostegno alimentare, con regolari distribuzioni di cibo, ai bambini e alle loro famiglie - sia nel tessere una rete di collaborazioni che favoriscano una stabilità abitativa e l'inserimento nel mondo del lavoro.
Recentemente la Comunità ha conseguito due importanti risultati: grazie al proficuo dialogo di Sant'Egidio con alcuni i rappresentanti istituzionali a Kayanza, l'Amministrazione Comunale ha consegnato 20 case ad altrettante famiglie che vivevano in capanne fatiscenti fatte di rami, ma soprattutto ha introdotto una norma a tutela della proprietà del terreno dove sorgono le povere case batwa, prevenendo in tal modo il rischio di land-grabbing - ovvero dell'appropriazione indebita delle terre dove sorgono le povere case dei batwa - da parte di speculatori.
A Buta, in collaborazione con altre associazioni che si occupano dei Batwa, è stato invece avviato un programma di formazione e inserimento lavorativo. Un passo importante anche perchè, anni di lavoro sulla scolarizzazione fatto dalla Comunità attraverso la Scuola della Pace, quest'anno per la prima volta un gruppo di ragazzi ha completato il ciclo della scuola dell'obbligo.