MONDO

Preoccupazione per la guerra in Sudan e solidarietà alla Croce Rossa Internazionale dopo il recente attacco ad un convoglio umanitario

 

 

La Comunità esprime preoccupazione per la guerra in Sudan e la propria solidarietà alla Croce Rossa Internazionale a seguito del recente attacco ad un convoglio umanitario.

La Comunità di Sant'Egidio segue la situazione in Sudan sin dall'inizio delle ostilità che hanno causato la morte di più di 10.000 civili, 5,5 milioni di sfollati interni e 1,5 milioni di rifugiati e la distruzione della capitale, Khartoum e di altri importanti centri abitati.

A Khartoum la comunità si è impegnata a garantire la liberazione di alcune religiose salesiane e dei bambini e famiglie vulnerabili da loro ospitati, nella casa "Dar Mariam", intrappolate sulla linea del fronte.

Un recente attacco al convoglio umanitario della Croce Rossa Internazionale, impegnato nella loro evacuazione, ha provocato la morte di due operatori. Il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, ha espresso la propria solidarietà alla Croce Rossa Internazionale con una lettera 

Anche il già martoriato Darfur è stato al centro di violenti scontri con la perdita di tante vite e l'esodo di centinaia di migliaia di profughi che hanno trovato riparo in Ciad e che vivono in campi profughi informali. La Comunità di Sant'Egidio è impegnata nel sostenere i rifugiati Masalit attraverso il contatto con il sultano di questo popolo e con una prossima missione umanitaria.