Dopo la giornata inaugurale del Festival dello Stupore, che ha visto una vasta partecipazione popolare per la presentazione dell'opera "Inside Out", la grande installazione realizzata insieme a Edilizia Acrobatica sui palazzi di via dell'Archeologi,a e l'apertura della mostra di Marianna Caprioletti presso il Museo Laboratorio d'Arte nel cortile del comparto R5, il Festival ha dedicato la giornata del 29 settembre agli studenti, radunando i ragazzi del Liceo Amaldi e dell'IIS Pertini Falcone nel Teatro di Tor Bella Monaca.
Gli studenti hanno preso parte ad un colloquio con Mauro Garofalo, uno dei responsabili dell'impegno di Sant'Egidio per la pace, mostrando con numerose domande il loro interesse e dando voce alle tante domande che i giovani si pongono in questo tempo di instabilità, di fronte agli scenari di guerra che ci circondano.
Un momento particolarmente emozionante è stato il collegamento con la Comunità di Sant'Egidio in Ucraina, la cui dedizione alla creazione di una vasta rete di aiuti umanitari e solidarietà, nonostante le ernomi difficoltà vissute a causa della lunga guerra, ha suscitato grande ammirazione e un forte desiderio di impegno per la pace. (scopri di più)
La tre giorni del Festival si è conclusa con la grande festa "Super!", uno spettacolo che ha entusiasmato il pubblico per la simpatia e la bravura degli artisti, come il grande illusionista Andrea Sestieri e il vincitore di Italia's Got Talent, il ventriloquo cantante Andrea Fratellini & Zio Tore, il celebre pupazzo che incarna un signore un po’ scorbutico e irriverente ma con un cuore grande.
L’evento era indirizzato in modo speciale alle famiglie che sono arrivate in Italia grazie ai Corridoi Umanitari, un progetto promosso dalla Comunità di Sant'Egidio e coordinato con determinazione da Daniela Pompei (che era presente all'evento). Questo progetto, attivo dal 2016, ha permesso l'ingresso legale e sicuro di oltre 6.500 persone in situazioni di vulnerabilità.
Questa "Festa dell'accoglienza" ha riunito circa 600 persone nell'arena del Teatro di Tor Bella Monaca, unendo italiani e nuovi europei per sottolineare che l'integrazione non solo è possibile, ma già una realtà. Durante l'evento, l'Assessora ai Servizi Sociali di Roma Capitale, Barbara Funari, ha ribadito l'attenzione di tutta l’amministrazione verso queste tematiche e la vocazione della capitale all'accoglienza.
Tre giorni quindi tra arte, cultura, solidarietà, nella periferia romana, che mostrano come sia possibile fare festa senza eludere le difficoltà, senza discriminare le fragilità, e soprattutto coinvolgendo persone di ogni generazione e provenienza sui grandi temi che oggi rappresentano domande sempre più irrinunciabili che tuttavia raramente trovano spazio in contesti larghi come quello realizzato in questi giorni a Tor Bella Monaca.