PACE

Leader delle religioni dell'Asia in dialogo a Berlino tra antiche tradizioni e sfide della contemporaneità

Al Forum 16: Le religioni in Asia e la ricerca della pace

Leader e rappresentanti delle religioni in Asia proseguono a Berlino un dialogo tra antiche tradizioni e sfide sempre nuove della contemporaneità, proseguito nei forum annuali di Sant’Egidio.
Touch Sarith, monaco buddista khmer, presente già nel 1986 ad Assisi, ha raccontato di come i monaci abbiano trovato l’audacia, da una tragica storia di conflitto e sterminio, di proporsi al popolo cambogiano ed ai combattenti come compagni di cammino e mediatori autorevoli e imparziali per la pace: fino a partecipare direttamente al soccorso agli ucraini in fuga oltre il confine, allo scoppio dell’invasione.
Atsushi Ushio, leader nello shintoismo in Giappone, richiama insegnamenti di pace ed armonia, di senso del divino, ben radicati nelle culture in Giappone ed Asia, anche se oggi sfidati dalla secolarizzazione, specie tra i giovani sempre più numerosi nel continente.
Mons. Felix Anthony Machado, autorevole voce cattolica dall’India, non è solo nel vedere nel continente asiatico la sfida della competizione per la supremazia economica e politica, che può portare i credenti a chiudersi o schierarsi: serve l’integrazione e non l’enfatizzazione delle diverse
identità nella società.
Didi Talwalkar, donna induista e leader del movimento Swadhyaya, denuncia una mentalità di accaparramento e nazionalismo identitario che sta deturpando “l’atmosfera pia delle religioni”: va respinto il crescente ritualismo che rimuove la ragione, anche quella dell’altro, dalla propria fede.
Yoshihisa Hasegawa (del Tenrikyo Europe Center) ha quindi sottolineato l’attuale compito di passare dall’assenza di guerra alla pace proattiva, dove le religioni parlino ed agiscano nel mondo contemporaneo, invocando una effusione spirituale delle fedi verso il mondo e i suoi bisogni,
realizzata in azioni positive.
Come quelle promosse dai musulmani in Pakistan, come ricordava il professor Zafar dalla grande moschea di Lahore, nel Pakistan dove non solo i luoghi dei vari culti ma anche quelli di cura sono sotto attacco del terrorismo: i leader musulmani sempre di più offrono rifugio e soccorso ai cristiani colpiti dagli attentati, mostrando una nuova narrativa di armonia.
Non è mancato uno spazio finale per il colloquio con il pubblico in sala. Shoko Abe della scuola buddista Tendai del Giappone, sollecitato sul rapporto tra leader della fede e della politica, ha ricordato l’attenta partecipazione dell’allora cancelliera Merkel agli incontri di Sant’Egidio a Monaco di Baviera (2011) le religioni possono parlare ancora al mondo contemporaneo, all’uomo “che può sbarcare sulla Luna, come leggere il cielo”.

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