Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, in occasione dell'assemblea di apertura di "The Audacity of Peace. Religioni e culture in dialogo", tenuta a Berlino dal 10 al 12 settembre, ha sottolineato il significato del titolo del 37° Incontro Internazionale per la Pace nello "spirito di Assisi".
"C’è un punto decisivo - ha affermato - espresso del titolo del nostro incontro, l’audacia della pace. In questa difficile situazione, non basta più la prudenza, pur necessaria, non più il realismo o la lealtà, pur decisive: occorre l’audacia, che ci porta oltre il muro dell’impossibile di fronte a cui ci siamo arrestati. .... Scrive un uomo che si è consumato sulle Scritture, Walter Brueggemann: di fronte alla guerra “ci riesce difficile credere alla possibilità dello schiudersi di una realtà nuova. Il futuro sembra stanco, atroce, replica del passato”. Audacia della pace significa credere che c’è un’alternativa. Che si deve investire di più nel dialogo e nella diplomazia, nell’incontro per soluzioni giuste e pacifiche. Parlare di pace non è intelligenza con l’aggressore o svendita dell’altrui liberà, ma coscienza profonda e realista del male della guerra su i popoli. Audacia della pace, che è perseguire visioni alternative senza rassegnarsi ai binari obbligati della realtà. Audacia della pace, per noi credenti, è invocazione della pace e fiducia in Dio che ha disegni di pace che guidano la storia".