Una vasta parte della Campania, che comprende le provincie di Aversa fino a quella di Caserta e oltre, è comunemente chiamata "Terra di Lavoro", perchè i terreni fertili hanno dato raccolti abbondanti fin dall'antichità. Da anni, purtroppo è una zona dove è forte la ciminalità organizzata e non sono infrequenti le violenze e le violazioni dei diritti, dei giovaniitaliani e immigrati impiegati nei campi. E' qui che, il 25 agosto 1989, venne ucciso Jerry Essan Masslo.
Qui ha vissuto e lavorato don Peppe Diana, coraggioso prete a Casal di Principe, che affrontò apertamente la malavita locale per difendere i “suoi ragazzi”, e venne ucciso, il 19 marzo del 1994, giorno del suo onomasitco a soli 36 anni è stato ucciso da un sicario, probabilmente assoldato dal clan dei Casalesi.
Da molti anni la Comunità di Sant’Egidio è radicata nella Terra di Lavoro, con centri ad Aversa, Giugliano, Santa Maria Capua Vetere e Caserta, creando legami di amicizia con tanti nuovi europei, e aprendo spazi di accoglienza, solidarietà e integrazione – anche attraverso la scuola di lingua e cultura italiana.
Proprio per questo impegno, martedì 4 luglio 2023, nel giorno del compleanno del sacerdote anti-camorra, la Comunità di Sant'Egidio ha ricevuto a Casal di Principe una Menzione speciale al Comitato del Premio Nazionale Don Peppe Diana "Per amore del mio popolo", di cui fanno parte l'Associazione "Libera e la famiglia del sacerdote ucciso.
Alla Comunità di Sant'Egidio è stata consegnata una targa e una pergamena con la motivazione: “L'impegno è vissuto come atto d'amore e nella dedica all'altro c'è la difesa della vita. Senza indugiare e ad altri delegare, tracciando fila di mani caritatevoli, insegnano il significato profondo della responsabilità. Perché con azioni concrete costruiscono ogni giorno nuove comunità etiche e solidali. Grati alla Comunità di Sant'Egidio per l'impegno che profonde. Il Comitato Don Peppe Diana, la famiglia di Don Giuseppe e l'associazione “Libera” Coordinamento Provinciale di Caserta, con immensa gioia le conferiscono Menzione Speciale.”
Parole che in qualche modo richiamano quanto disse San Giovanni Paolo II, all'Angelus del 20 marzo 1994, il giorno dopo l'uccisione del giovane prete: «Sento il bisogno di esprimere ancora una volta il vivo dolore in me suscitato dalla notizia dell’uccisione di don Giuseppe Diana, parroco della diocesi di Aversa, colpito da spietati assassini mentre si preparava a celebrare la santa messa. Nel deplorare questo nuovo efferato crimine, vi invito a unirvi a me nella preghiera di suffragio per l’anima del generoso sacerdote, impegnato nel servizio pastorale alla sua gente. Voglia il Signore far sì che il sacrificio di questo suo ministro, evangelico chicco di grano caduto nella terra, produca frutti di piena conversione, di operosa concordia, di solidarietà e di pace.»