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Una reliquia di Sant'Egidio consegnata alla Chiesa da cui la Comunità prende il nome. Marco Impagliazzo: "Un ulteriore motivo di santità di questo luogo, casa di preghiera e di pace"

 

 

La consegna di una reliquia del corpo di Sant'Egidio alla chiesa romana intitolata a lui, avvenuta il 14 giugno 2023, è, come ha detto il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, "un motivo ulteriore di santità per questo luogo che da tanti anni è stato riaperto come luogo di preghiera in questo antichissimo rione di Trastevere" e rafforza il legame tra il santo e il primo luogo di preghiera della Comunità che ne porta il nome.

La reliquia era stata finora custodita nella chiesa abbaziale di Saint Gilles au Gard (nella Diocesi di NÎmes, in Francia) dove il santo probabilmente morì. Il luogo venerato per secoli, era una delle principali tappe dei pellegrinaggi della cristianità nel periodo medievale, insieme a Roma, Gerusalemme e Santiago de Compostela.

Il sindaco della cittadina, accompagnato dal parroco e da una delegazione della città, ha consegnato la reliquia di Sant’Egidio al presidente della Comunità, nel corso di una liturgia della parola nella chiesa di Sant’Egidio, alla presenza dei sindaci di Latronico e di Orte, due cittadine italiane di cui Sant'Egidio è patrono.

Marco Impagliazzo, nell’esprimere la propria gratitudine e gioia perché la chiesa di Sant’Egidio, casa di preghiera e di pace, si arricchisce di questa preziosa reliquia ha ricordato la lunga storia di preghiera di questo luogo dove "Per molti secoli hanno pregato le monache di clausura, e quando poi questa casa fu chiusa è stata riaperta da una comunità di laici nata dopo il Concilio Vaticano II. Lo Spirito Santo - ha concluso - dà sempre un nuovo volto alla vita della Chiesa. Sentiamo nella nostra storia molto forte la protezione di Sant'Egidio e invochiamo il suo nome perchè protegga sempre i più deboli dalle catastrofi e soprattutto perchè ci protegga oggi dalla guerra".