Venerdì 8 giugno, all'aeroporto di Parigi-Charles de Gaulle, sono stati accolti 13 rifugiati siriani, arrivati tramite i corridoi umanitari della Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con le Semaines sociales de France, il Ministero dell'Interno, il Ministero degli Affari Esteri e l'OFII.
Dando il benvenuto ai rifugiati, Valérie Régnier, di Sant'Egidio, ha ricordato che "i corridoi umanitari sono una via: una via di amicizia, solidarietà e responsabilità." Le famiglie accolte hanno già percorso una parte di questa via dell'amicizia in Libano, paese in cui hanno preparato il viaggio che li avrebbe portati in Francia. E questa via continuerà con i nuovi amici, famiglie e associazioni, che li attendono in diverse città. Ha continuato Régnier: "Oggi non ci troviamo in un periodo facile e dobbiamo guardare avanti insieme, con coraggio e realismo. Il nostro futuro? Il nostro futuro è continuare sempre a camminare insieme, nei 45 dipartimenti dove le famiglie sono state accolte dal 2017 grazie ai corridoi umanitari."
Erano presenti all'arrivo anche Laurent de Matourt, segretario generale delle Semaines Sociales de France, Sylvie Bergier-Diallo, direttore della Direction générale des étrangers en France del Ministero dell’Interno, e numerosi Giovani per la Pace, tra cui una decina di ragazzi arrivati grazie ai corridoi umanitari e oramai integrati in Francia.
Complessivamente, con il sistema dei corridoi umanitari, interamente autofinanziati e realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, sono giunti in sicurezza in Europa oltre 6300 rifugiati.
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