Sono riuniti in questi giorni a Roma oltre 100 rappresentanti delle Comunità di Sant'Egidio di 25 paesi africani, per il Convegno "L'Africa tenderà le mani a Dio".
Introdotta dal presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, questa assemblea panafricana, prima occasione di incontro comune dopo la pandemia, rappresenta un importante momento di confronto e di riflessione, dove "nessuno è straniero", ma tutti sono coinvolti in un grande "sogno per l'Africa".
Di questo ha diffusamente parlato Andrea Riccardi nel suo intervento, in cui ha ricordato la lunga storia di amicizia di Sant'Egidio con l'Africa e l'impegno per la pace in tanti conflitti che ancora oggi affliggono quel continente. Ma ha anche invitato i partecipanti ad allargare lo sguardo sui problemi del mondo, come l'attuale guerra in Ucraina, e ad essere un soggetto che in ciascun paese costituisce una proposta di convivenza pacifica: "Occorre - ha detto - vincere l'odio con la fraternità".
Il convegno è anche un momento di riflessione sulla presenza di Sant'Egidio nei diversi paesi, sui suoi servizi ai poveri e, più in generale, sul suo valore in un continente dove permangono grandi diseguaglianze, ma anche grandi risorse umane, a partire dai giovani che sono la maggioranza della sua popolazione.