Il 16 giugno nella Chiesa di San Pietro Martire a Napoli la Preghiera "Morire di Speranza"

 

 

In tanti hanno partecipato giovedì 16 giugno alla Preghiera Morire di Speranza nella Chiesa di San Pietro Martire a Napoli.

Alla manifestazione, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, hanno aderito varie associazioni che nell’area tra Napoli e Caserta sono attive nella tutela dei diritti di migranti e profughi. Fra i partecipanti gli studenti della Scuola di Lingua e Cultura a Napoli, che quest’anno ha ampliato le sue sedi aprendo nuovi corsi a Mergellina, al Vomero e a Portici. Presenti le comunità filippina, srilankese, nigeriana, afghana e ucraina.

La Preghiera è stata presieduta da Mons. Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro e delegato Migrantes della Conferenza Episcopale Campana. Nell’omelia, Mons. De Luca, ha osservato con preoccupazione che la produzione di armi, intensificatasi in questi ultimi mesi, mette a rischio l’esistenza di milioni di persone, che fuggono alla disperata ricerca di luoghi dove potersi mettere in salvo.

Di fronte al notevole aumento del numero di profughi a livello mondiale, quest’anno "Morire di speranza" ha il significato di ribadire la disponibilità di tanti a collaborare nell’accoglienza e nell’integrazione di coloro che, provenienti da zone di guerre e di povertà, sono di recente arrivati a Napoli e in Campania.