La Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, istituita dall’UNESCO nel 1967, ricorda il diritto universale all’istruzione e l’importanza dell’alfabetizzazione come motore di sviluppo.
Il tema di quest’anno, “L’alfabetizzazione per una ripresa incentrata sull’uomo: ridurre il divario digitale“, è particolarmente importante, poiché la pandemia da Covid-19 ha rappresentato il maggiore ostacolo ai sistemi di istruzione e di formazione, determinando chiusure scolastiche che hanno interessato oltre 1,6 miliardi di studenti, amplificando le diseguaglianze preesistenti nell’accesso a significative opportunità di apprendimento e colpendo in modo sproporzionato 773 milioni di giovani e adulti non alfabetizzati (fonte UNESCO).
Le famiglie hanno sofferto il divario digitale, soprattutto quelle prive di mezzi informatici adeguati o dove tra gli adulti mancano le competenze necessarie per accompagnare i figli, specie i più piccoli, in questa modalità di apprendimento. La situazione venutasi a creare con il COVID-19 ha, come si è evidenziato da più parti, messo ai margini del sistema scolastico proprio i ragazzi più fragili che necessitano maggiormente della scuola.
Per far sì che nessun bambino restasse indietro, nei lunghi mesi della chiusura delle scuole la Comunità di Sant’Egidio, attraverso le Scuole della Pace di Roma, ha dato vita al sostegno scolastico online e a sportelli informatici per sanare questo divario. Tutti i pomeriggi bambini e ragazzi ricevevano la videochiamata del proprio "amico grande" che spiegava i compiti, aiutava a ripetere, assegnava anche esercizi di recupero.
Gli sportelli informatici, aperti soprattutto nella periferia di Roma, sono stati i luoghi in cui genitori e ragazzi potevano rivolgersi per avere informazioni ed essere aiutati a gestire le piattaforme digitali, a connettersi al registro elettronico per il download del materiale didattico e l’upload dei compiti eseguiti, per compilare e inviare la modulistica di richiesta delle apparecchiature informatiche.
Il nuovo anno scolastico ormai alle porte, si apre pieno di speranza per una didattica in presenza che sarà di grande aiuto per i più fragili. Per prepararsi a questo momento, in diverse città italiane: Genova, Lecce, Napoli, Milano, Padova e Roma – per citarne alcune – centinaia di volontari si sono alternati nelle Summer School, centri estivi educativi gratuiti, per sostenere migliaia di bambini e ragazzi nel recupero di materie che erano state trascurate e prepararli ad affrontare l'inizio delle lezioni con serenità.
Mentre milioni di famiglie italiane attendono la ripresa dell’anno scolastico, Sant’Egidio auspica che la scuola venga messa al primo posto e che, allo stesso tempo, sia assicurato a tutti il proseguimento delle attività educative negli istituti di ogni ordine e grado e, in un’eventuale didattica a distanza, non ci si dimentichi di chi ha difficoltà, perché il diritto allo studio è un diritto universale che va garantito a tutti.