Vaccini e diritto alla salute nell'hub di Sant'Egidio per i fragili e i senza dimora

Sono 1620 le persone vaccinate nelle prime tre settimane

Sono già 1.620 i vaccini somministrati nell'Hub di Sant'Egidio nelle prime tre settimane di attività (dal 6 luglio ad oggi) a persone fragili, senza dimora, o lavoratori immigrati in attesa (ormai da molti mesi) della regolarizzazione avviata circa un anno fa.

Un importante passo di contrasto alla pandemia, che in questi giorni torna a crescere, ma anche qualcosa di più: la restituzione del diritto alla salute e alle cure - sancito dalla Costituzione, ma evidentemente ancora ampiamente disatteso (il 1° comma dell’art. 32  recita "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti").

Invece, circa 1/3 delle persone vaccinate finora non aveva mai avuto accesso al servizio sanitario nazionale, pur avendone diritto. Nell'hub di Sant'Egidio è infatti previsto che chi non ne è in possesso riceva il codice fiscale, l'STP o l'ENI (i codici per l'accesso alle cure), e possa anche scegliere un medico di base. Si tratta di una vera emersione dalla "invisibilità sanitaria" di persone che sono per lo più lavoratori impegnati - molti regolarmente - nella cura e nell'assistenza di persone anziane o disabili. Il loro diritto-dovere alla vaccinazione è quindi una garanzia non solo per se stessi, ma anche per i più fragili di cui si prendono cura.

La maggior parte dei vaccinati provengono dal Perù (33%), ma la seconda nazionalità (13%) è l'Italia. Seguono persone da Romania, Bangladesh, India, El Salvador.

L'Hub quindi risponde ad un bisogno molto consistente, ed offre un contributo importante alla "sicurezza sanitaria" del nostro Paese. Allo stesso tempo è uno spazio di amicizia, un luogo dove anche fare il vaccino diventa una festa. Il tratto amico dei volontari - che operano tutti a livello gratuito, sia i medici e i professionisti della sanità, sia coloro che aiutano nei servizi amministrativi e nelle varie mansioni necessarie - ne fa uno spazio dove la professionalità non va a detrimento della cortesia e dell'accoglienza. 

L'Hub - che continua a ricevere centinaia di prenotazioni - prosegue la sua attività durante tutto il periodo estivo.