Nessuno sia lasciato indietro: è il programma dei Giovani per la Pace di Parma

"Non dite che siamo troppo giovani per cambiare il mondo"

 

 

da "La Gazzetta di Parma" del 22 giugno 2021

I Giovani per la Pace sono un movimento giovanile legato alla Comunità di Sant'Egidio. In molte città italiane e in circa 70 paesi del mondo aiutano in modo concreto i poveri e promuovono una cultura dell'amicizia e della solidarietà attraverso molte iniziative, con una particolare attenzione alle periferie e ai periferici.
I riferimenti fondamentali della Comunità sono: preghiera, poveri e pace. Il gruppo Giovani per la pace è presente anche a Parma e Chiara Mancastroppa, 26 anni, ne è parte attiva da circa 10 anni. Le abbiamo chiesto di raccontarci del movimento e delle sue attività nella nostra città: "La Comunità di Sant'Egidio è un movimento laicale di ispirazione cristiana, nato nel 1968 a Roma proprio da un gruppo di liceali che avevano il grande sogno di cambiare il mondo a partire dai poveri e dalle periferie. Una delle prime fondamentali attività della comunità è la preghiera per la pace e per i poveri, che diventa anche un ponte tra le diverse religioni. Ogni anno la comunità organizza un incontro tra i grandi leader religiosi per parlare di pace e pregare per la pace. Oggi la Comunità è in tante città italiane del mondo e si occupa, con i suoi servizi, di prendersi cura di diverse fragilità. "A Parma noi giovani per la pace siamo circa una ventina tra universitari e liceali. - spiega Chiara - Alcuni di noi si occupano del giro in stazione: offriamo un pasto e la nostra amicizia ai senza dimora e a chi, sempre più, ha problemi economici e non riesce ad arrivare a fine mese. Altri si occupano della Scuola della Pace, un doposcuola per i bambini delle elementari e medie dove si impara a vivere insieme tra persone diverse e dove il futuro di ogni bambino è preso sul serio. Crediamo che nessuno debba essere lasciato indietro e che sia importante avere un sogno per la vita di ogni bambino”.
La situazione è stata anche più complicata del previsto con la didattica a distanza in pandemia, cosa avete organizzato? Con il Covid e la didattica on line il numero dei piccolissimi a rischio dispersione scolastica è aumentato. Attraverso la creazione delle Summer School della Scuola della Pace, che si svolgeranno tra giugno e luglio, vogliamo permettere ai bambini di recuperare le lezioni che hanno perso e di offrire loro tante esperienze che non avrebbero l'opportunità di fare per le scarse risorse familiari”.
E gli altri progetti in città? “Altri giovani per la pace collaborano al Programma Viva gli anziani: andiamo a trovare gli anziani del quartiere Oltretorrente, offriamo loro la nostra amicizia e il supporto in una fase della vita che è così delicata, quando i bisogni iniziano ad essere tanti e la solitudine è sempre più schiacciante. Gli anziani ci insegnano che la solitudine è brutta e che di solitudine si può anche morire e questo insegnamento è importante per noi giovani. I nostri servizi sono fatti di storie di bambini, anziani, senza fissa dimora, che abbiamo incontrato e che ci hanno cambiato la vita. Come l'amicizia con E., un bambino che durante il primo lockdown non riusciva a fare i compiti perché nessuno lo poteva aiutare a connettersi al registro elettronico e non aveva neanche le penne o i fogli per scrivere. Grazie alle videochiamate di tanti ragazzi che lo hanno accompagnato, è riuscito a non rimanere indietro e a partecipare alle attività della sua classe, oltre che a ricevere il materiale di cui ha bisogno. Oppure l'amicizia con B., un’anziana di 94 anni che vive sola e non ha parenti prossimi, e che grazie all'amicizia con i giovani che la vanno a trovare e la aiutano con la spesa e le visite mediche, sente la sua vita valorizzata”. Cosa vorresti dire ai tuoi coetanei? “Ai giovani vorrei dire che non dovremmo mai smettere di sognare di cambiare il mondo, e il cambiamento passa dal costruire amicizia e lasciare sempre aperte le porte all'incontro con gli altri. Non lasciamoci dire che siamo troppo piccoli, troppo inesperti per poter cambiare le cose, la nostra esperienza ci insegna che tutti possiamo cambiare la vita di qualcuno e le nostra città. Per informazioni: http://www.giovaniperlapace.it/
 
Antonella Cortese