Sabato 27 febbraio, nella Casa della Comunità di Abidjan, si è tenuta una celebrazione in memoria di Laurent Barthélémy Guibahi Ani, l’adolescente trovato morto un anno fa nell’aeroporto Charles De Gaulle a Parigi, dopo aver viaggiato dalla Costa d’Avorio nel carrello di un aereo Air France.
Alla presenza della sua famiglia, di alcuni rappresentanti dello Stato ed alcuni alunni della scuola che frequentava, si è fatto il ricordo di una storia drammatica che ha commosso un anno fa la Francia e la Costa d’Avorio e che non può essere dimenticata. Una delegazione della Comunità si è anche recata il giorno dopo alla sua tomba, nel cimitero del piccolo villaggio in cui è stato sepolto, dove si è svolta un'altra cerimonia con gli abitanti del luogo.
Tanti sono i giovani e i giovanissimi africani - molti in Costa d’Avorio - che sognano un futuro migliore in Europa rischiando la loro vita nei viaggi della speranza, attraverso il mare e il deserto. Per mettere in guardia dai drammi dell’immigrazione è previsto - nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid - l’avvio di un ciclo di conferenze nelle scuole di Abidjan dal titolo “Non sprecare la tua vita” per parlare del dramma dell’immigrazione e delle alternative che si possono vivere, con un impegno personale e civile, per ripensare il futuro nel proprio paese.