In questo tempo così segnato dalla presenza del Covid e dalle misure di contenimento del contagio, l'isolamento pesa soprattutto sui più fragili. E le persone con disabilità, anche se se ne parla tanto poco, sono in realtà molto colpite dalle difficoltà legate alla pandemia.
Gli Amici disabili che partecipano alla vita della Comunità, sia che vivano in famiglia che nelle case della Comunità, sanno bene che migliaia di persone con disabilità, come gli anziani nelle RSA; sono chiusi da mesi senza poter avere alcun contatto con parenti ed amici. Per questo si sono assunti l’incarico di non dimenticare nessuno e di far arrivare all’interno degli istituti, ma anche nelle case, un messaggio personale di auguri e di amicizia.
Per questo, in piccoli gruppi, sono scesi nelle strade della città: in 12 quartieri di Roma, nelle case di famiglie con persone disabili, e in una ventina di istituti sono arrivati doni, pranzi di festa, una visita. Sono state raggiunte così diverse centinaia di persone.
Nessuno è rimasto senza un regalo personale, ricevuto magari sulla porta o nell’androne del palazzo. Con i saluti e gli auguri dal balcone.
Centinaia di teneri biglietti colorati e di messaggi sono stati realizzati a mano, uno per ogni amico in istituto, con il nome del destinatario, un disegno colorato, un messaggio. Anche chi non sapeva scrivere ha colorato con cura il disegno della Natività per far arrivare un augurio a chi vive la propria fragilità in condizioni di maggior isolamento.
Nel manifesto fondativo del movimento degli Amici, si legge che "l'amicizia è l'allegria del mondo". E veramente, in questo Natale, la presenza de Gli Amici ha contrastato la tristezza di un tempo difficile portando luce e allegria, insieme con il messaggio che non c'è fragilità che non possa essere affrontata insieme.