Ihor, di 70 anni, è stato trovato senza vita in un edificio abbandonato il 12 settembre. Bohdan, 64 anni, è morto nell’unità di terapia intensiva il 21 settembre. Erano entrambi persone senza dimora di Lviv in Ucraina, che per tre giorni sono stati oggetto di una brutale violenza che ne ha causato la morte.
La procura ha ricostruito le dinamiche dell’accaduto. “Due residenti di Leopoli, di 18 e 16 anni – si legge nella nota – hanno picchiato gli uomini con un tubo di metallo e bastoni, li hanno cosparsi di olio per motori e calce, filmando tutto con i loro smartphone”.
La Comunità di Sant’Egidio in Ucraina esprime il suo sdegno per morti così ingiuste e ribadisce l’inammissibilità di ogni forma di violenza. La Comunità – che da tempo richiama l’attenzione su casi simili, già accaduti a Leopoli – insieme ai Giovani per la Pace prega per le vittime e si stringe al dolore di amici e familiari, chiedendo alle istituzioni e alle comunità locali di impegnarsi per assicurare un alloggio sicuro e dignitoso a chi vive per strada.