Per la festa di Sant'Egidio in Mozambico il dono più bello è per gli anziani: tre nuove case a Beira

 

 

È festa doppia per la Comunità di Sant'Egidio a Beira in Mozambico. Nel giorno in cui si festeggia Sant'Egidio abate, il 1° settembre, la Comunità inaugura tre nuove case, donate agli anziani soli che avevano perso tutto nella distruzione provocata dal ciclone Idai nel marzo 2019.

Le case si trovano in tre quartieri diversi della periferia di Beira. In  uno di questi, Muchatazina, l'abitazione è stata costruita dai giovani della Comunità che da bambini frequentavano la Scuola della Pace. Oltre a prendersi cura dei più piccoli – rivivono con loro quello che hanno vissuto: un'alternativa alla violenza e alla strada – con l'inizio dell'emergenza hanno iniziato a fare visita agli anziani soli. Hanno incontrato Celina, una donna di 70 anni, rimasta vedova senza figli.

Nel quartiere di Chota, invece, la casa è per Joana, di 69 anni, che si prende cura dei suoi undici nipoti e vive con loro. Anche per lei la nuova casa è una benedizione. Anche Lucia di 70 anni, di Nduda, può varcare la soglia della sua nuova casa nel giorno della festa di Sant'Egidio.

All'inaugurazione ha partecipato il sindaco di Beira Daviz Mbepo Simango che ha ringraziato la Comunità per il suo lavoro per la pace in Mozambico, che non si è limitato ad accompagnare il popolo mozambicano alla conclusione della guerra civile - un'opera già di per sé di grande importanza per il Paese - ma è proseguito con l'impegno per la cura dell'AIDS e continua oggi con la vicinanza ai mozambicani colpiti dal ciclone Idai.