La salute è un diritto fondamentale di ogni individuo e l’accesso ai servizi sanitari deve essere garantito a tutti a ogni latitudine, anche e soprattutto in situazioni difficili o di emergenza. A ribadirlo, in occasione della Giornata internazionale della salute che si celebra in tutto il mondo il 7 aprile, è la Comunità di Sant’Egidio, che con il programma DREAM fornisce cure mediche e assistenza sanitaria gratuita in Africa e che in queste settimane ha moltiplicato gli sforzi nelle aree del Mozambico colpite dal ciclone Idai.
Lanciato nel 2002, il programma DREAM è nato per contrastare HIV/AIDS in Africa e nel corso degli anni è diventato un modello di cura oggi presente in 11 stati africani, con 48 centri clinici e 25 laboratori di biologia molecolare.
L’approccio di DREAM è di tipo globale. Il programma non si limita alla distribuzione di farmaci ai pazienti, attività comunque fondamentale in aree dove l’accesso alle cure non è garantito. Si parte dai servizi di consulenza, prevenzione e test. Se i pazienti risultano sieropositivi, sono inseriti in un programma di cura e trattamento. Nel caso di donne in gravidanza, sono previsti programmi PMTCT (prevention of mother-to-child trasmission) contro la trasmissione dell’HIV da madre a figlio. I pazienti sono costantemente seguiti, grazie ai laboratori di analisi e biologia molecolare, e monitorati anche per tutte le infezioni e patologie che possano insorgere, come malaria, tubercolosi, malattie sessualmente trasmissibili e malnutrizione, o malattie non infettive come problemi cardiovascolari, diabete e cancro alla cervice uterina.
DREAM lavora in supporto dei sistemi sanitari dei singoli stati, formando personale locale in grado di utilizzare correttamente le strumentazioni all’avanguardia presenti nei centri di salute.
Fondamentale nel modello DREAM è l’attività di sensibilizzazione sulle tematiche legate alla salute e alla cura, attività spesso svolta dagli expert client, malati che hanno beneficiato dei servizi offerti dai centri di salute di Sant’Egidio e che sono poi diventati divulgatori, presso la loro comunità di riferimento, di informazioni sanitarie fondamentali per garantire l’accesso alle cure a un numero sempre maggiore di persone.
DREAM è attivo anche in zone dove il diritto alla salute diventa ancora più precario, come nel caso del Mozambico colpito il 14 marzo 2019 dal Idai, ciclone che ha messo in ginocchio la città di Beira e le aree limitrofe, dove sono presenti due centri clinici del programma. Il Centro Polivalente di Beira continua a fornire assistenza sanitaria, nonostante le grandi difficoltà, ed è diventato un rifugio per 400 sfollati che da subito hanno avuto accesso a cibo e acqua grazie alle riserve alimentari stipate nel magazzino. Nonostante anche il centro di Manga Chingussura, a pochi chilometri da Beira, abbia subito danni, anche in questa struttura il personale continua ad assicurare assistenza medica e distribuzione di farmaci.
Dal 3 aprile nei due centri di salute DREAM ha inoltre attivato, assieme a Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef e ministero della Salute, una campagna di sensibilizzazione e di vaccinazione per evitare la diffusione del colera, un rischio concreto a causa dell’acqua contaminata utilizzata nell’area colpita dal ciclone. Un’attività che ha permesso di vaccinare già 7300 persone tra adulti e bambini.
Per sapere cosa stiamo facendo clicca qui
Per continuare a sostenere il nostro lavoro
PUOI DONARE ORA ONLINE
€
OPPURE CON BONIFICO BANCARIO O CONTO CORRENTE POSTALE